Gli emiliani Giardini Di Mirò (Jukka Reverberi, Corrado Nuccini, Luca Di Mira, Emanuele Reverberi, Mirko Venturelli, Andrea Mancin, Lorenzo Cattalani), passati ormai due anni dall’ottimo “Good Luck”, ritornano, come avevano già fatto nel 2009, con la sonorizzazione di un film muto. Il disco, battezzato con lo stesso nome della pellicola (Rapsodia Satanica di Nino Oxilia, uscito nel 1915), si compone di un’unica suite suddivisa in sei parti (ognuna definita da un numero romano dispari).
Ad aprire il lavoro è il lungo e intenso crescere di chitarre dell’affascinante e coinvolgente I, la quale, raggiunto l’apice, si scioglie nei caldi echi blues della polverosa III.
Le atmosfere vagamente esotiche e apocalittiche di VII, riempiono il cuore di urgente malinconia, incalzando con i suoi inesorabili tempi lenti, mentre il mesto proseguire di XIII, composto da disillusione nella prima parte e tenaci note di pianoforte e archi nella seconda, lascia che a proseguire sia il teso e appassionato avvolgere di XVII (a far da supporto a tutto è la solida linea di basso).
XXI, infine, con i suoi echi dilatati scanditi da campane a morto, chiude l’opera lasciando un profondo senso di impotenza ed ineluttabilità.
Il nuovo album dei Giardini Di Mirò, sonorizzazione forse ancor più intrigante di quella proposta con “Il Fuoco”, conferma la formazione come una tra le più importanti a livello italiano per quanto riguarda qualità ed idee. I sei brani di questo Rapsodia Satanica, oltre a donare una nuova veste alla pellicola del 1915, si rivelano anche un ascolto a sé stante decisamente interessante e coinvolgente.
Tracklist:
01. I
02. III
03. VII
04. XIII
05. XVII
06. XXI
Line-up:
Jukka Reverberi
Corrado Nuccini
Luca Di Mira
Emanuele Reverberi
Mirko Venturelli
Andrea Mancin
Lorenzo Cattalani