Fuoco ai Mediocri è il racconto di una scelta, della volontà di parteggiare per una parte e non piuttosto che un’altra, ma perché si odia visceralmente l’altra parte. Fuoco ai Mediocri è la voce di chi vuol lasciare un solco sull’asfalto usando solo il proprio corpo e le proprie idee.
Giuseppe Milazzo è un avvocato di Napoli di chiare origini siciliane, è vissuto in Strada ( giustamente lui mette la maiuscola alla strada, mamma di molti di noi ) e dalla Strada sta diventando avvocato penalista, che ce n’è sempre bisogno di avvocati penalisti che siano come si deve. Milazzo ha il rarissimo dono di trasformare in fisicità e solidità tutto ciò che scrive.
Questo romanzo ha la forza di una canzone punk oi, l’adrenalina degli scontri con gli omini in blu e il sangue che brucia molto di più rispetto ad altre persone. Chi ha una certa età, non per forza alta, si ritroverà in molte cose, come il Supertifo (a proposito la bella prefazione è di Domenico Mungo, colui che ha provato a resuscitare il mitico giornalino), o come il northern soul, ed il vestiario punk casual. La vera protagonista di questo ottimo libro è la rabbia, vero motore promo della vita di alcuni. La rabbia genera movimento e quindi vita, soprattutto quando è diretta contro chi sta sopra di te, e non sotto. Un’altra peculiarità di questo romanzo è il movimento: Milazzo con poche righe costruisce quadri in movimento, braccia che si muovono in senso contrario ai carrelli della spesa, occhi che saltano da un casino all’altro. Come dice giustamente Mungo nella prefazione, Milazzo è profondamente antisistema, poiché abbatte muri e lancia ponti dove ci sono solo posti di blocco della polizia. L’autore non giudica, descrive mondi e situazioni, case occupate come gli scontri e le dinamiche di curve, ed il tutto è di una lucidità e di una chiarezza quasi epifanica, profondamente veritiera e chiara.
I conflitti sono forse l’unica via di svolta, il vero punto di rottura della nostra società e, in Fuoco Ai Mediocri, Milazzo li descrive molto bene, senza pregiudizi e facendoci capire molto di quel mondo che tutti i i giorni è sotto i nostri occhi, ma preferiamo non vedere, fino a che non ci siamo pure noi dentro.
Fuochi e persone che si bruciano, con il protagonista che, inconsapevole di essere molto più lucido di noi nella sua confusione, va avanti un po’ a tentoni nella vita, ma con dei valori ben fissi in testa, e molto deciso su cosa non fare. Stadio, amicizia, valori e un mondo ostile tutto intorno, il tutto descritto in maniera deflagrante, con grande classe e un passo da scrittore vero.
Euro 10.