Titolo: Gli indesiderabili
Titolo originale: Bâtiment 5 (Edificio numero 5)
Regia: Ladj Ly
Produzione: Francia
Anno: 2023
Haby, una giovane donna molto impegnata nel sociale, scopre che è stato varato un progetto di riqualificazione del suo quartiere che prevede la demolizione dell’edificio dove abita. Insieme agli altri abitanti del palazzo, l’attivista avvia una feroce battaglia per cercare di evitarne la distruzione.
Un film su:
- il non essere passivi;
- la prepotenza del potere;
- l’esasperare le persone per farle passare dalla parte del torto;
- le vittime del capitalismo;
- l’incapacità di leggere la complessità del nostro tempo;
- le tensioni che attraversano la società;
- l’arbitrarietà della legge.
Da vedere perché, dopo il successo del suo precedente lavoro “I miserabili”, anche stavolta il regista francese di origini maliane porta sul grande schermo la periferia, e lo fa con un film girato con molte scene collettive che ben riportano il senso di comunità, mostrandoci che ciò che accade ai margini di alcune grandi città non solo sta accadendo in altri posti, ma che potrebbe accadere ovunque, anche a casa nostra.
È un film politico: con una rappresentazione molto attuale del potere, di una classe governante che da tempo e non solo in Francia, tende sempre più spesso a scivolare verso destra e che facilmente, e in modo grossolano, si scaglia contro gli immigrati ignorandone le più elementari esigenze; e con un’ironica rappresentazione delle forze dell’ordine che hanno il fiatone nel far le scale.