Gli GnuQuartet sono uno dei pochi veri miracoli italiani. In giro dal 2006, sono un gruppo di veri musicisti che sperimentano di disco in disco.
Nati sotto gli auspici della P.F.M. non potevano non ispirarsi al prog, la più grande delle stagioni della musica italiana. E allora, ecco come quinto disco della loro ottima carriera un omaggio al prog, con canzoni di di Frank Zappa, Yes, Pink Floyd, Genesis e New Trolls, reinterpretate in versione classica, da camera.
E come ogni cosa che tocca il GnuQuartet questo disco diventa magico, portandoci per mano nel livello più interno del prog, ovvero la sua melodia.
Suonandoli con questo stile, i pezzi si fanno vedere per quello che sono, cioè geniali composizioni, pensate in linea progressiva, uscendo totalmente dalla forma canzone.
Ascoltando Karma si sente fisicamente il forte legame che il prog ha con la musica classica, sia per motivi compositivi che in termini di concezione della musica. Il prog condivide con la classica una visione iperbolica dello spazio, che si dilata all’infinito, cogliendo sfumature che andrebbero altrimenti perse nella spasmodica ricerca di un ritornello orecchiabile.
Ci sono anche ospiti d’eccezione, già a partire dalla copertina disegnata da Paul Whitehead, autore delle copertine dei Genesis, e poi la chicca del featuring in The Great Gig in the Sky di Durga Mc Boomhudson, sì, proprio lei, l’autrice dell’orgasmico vocalizzo nel disco originale, e la signora non ha perso potenza. Vi è anche un brano inedito, Stereotaxis.
Il disco è coprodotto fra Italia e Corea, paese dove gli GnuQuartet e il prog sono adorati.
Un disco che è splendido omaggio ad un’epoca irripetibile e al contempo è un meraviglioso viaggio, proprio come dovrebbe essere il prog.
Tracklist:
1. Peaches in Regalia ( Frank Zappa )
2. Roundabout ( Yes )
3. The great gig in the sky ( Pink Floyd )
4. Stereotaxis ( GnuQuartet )
5. Hairless Heart ( Genesis )
6. Concerto Grosso 1, I Tempo, Allegro. ( New Trolls )
Line-up:
Francesca Rapetti : flauto e beatbox
Roberto Izzo : violino
Raffaele Rebaudengo : viola
Stefano Cabrera : Violoncello
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