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Recensione : Godthrymm – Distortions

Disco molto intenso, potente ed evocativo, uno di quei lavori che lenisce per davvero le ferite, non per tutti ma per chi ama un certo suono che non smette di dare soddisfazioni come questa. Godthrymm - Distortions.

Secondo disco per il gruppo inglese di doom epico e profondo, con titolo “Distortions” su Profund Lore Records.

Fra i membri della formazione ci sono musicisti che hanno militato in gruppi come i My Dying Bride, Anathema, Vallenfyre, e Solstice, e come referenze musicali per questo genere non si potrebbe chiedere di meglio. La qualità del loro suono è molto alta, cominciando con la prima traccia “As titans” una sinfonia di undici minuti dove i Godthrymm mostrano tutto ciò che sanno fare, con un doom lento e cadenzato, dove la potenza va di pari passo con la melodia e con la poesia della malinconia.

La loro proposta musicale tende decisamente verso l’alto, infatti il disco è la seconda parte di una trilogia che vedrà la conclusione con il terzo episodio che è già in preparazione. Come affermato dal cantante e chitarrista Hamish Glencross, con questo disco nato a partire dalla prima quarantena inglese, il gruppo ha voluto ampliare il proprio bagaglio sonoro, andando maggiormente in profondità nel loro suono, potenziandolo e cambiando anche i toni delle chitarre.

Il risultato è ampiamente riuscito, un disco di grande potenza evocativa, con sette tracce di lunga durata tutte sullo stesso livello qualitativo, con un suono fortemente intriso della tradizione inglese in materia di doom epico e oltre.

Un altra particolarità sono i rimandi canori fra la voce di Hamish e quella di Catherine, con momenti davvero alti e poetici. “Distortions” è un disco fatto da un gruppo che dopo il debutto ha acquisito maggiore confidenza con il proiprio suono e vuole andare molto lontano, inserendosi in una tradizione ben definita, come confermato dalla bellissima copertina di Andy Grenn che non a caso ha alvortato anche con i My Dying Bride.

Disco molto intenso, potente ed evocativo, uno di quei lavori che lenisce per davvero le ferite, non per tutti ma per chi ama un certo suono che non smette di dare soddisfazioni come questa.

Godthrymm – Distortions

1. As Titans
2. Devils 06:47
3. Echoes 08:35
4. Obsess and Regress
5. Unseen Unheard
6. Follow Me
7. Pictures Remain

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