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Grazia Negro

Grazia Negro: Ecco qui l'intervista a Grazia Negro, fantastico album d'esordio per una delle migliori musiciste italiane, potere alla ...

Ecco qui l’intervista a Grazia Negro, fantastico album d’esordio per una delle migliori musiciste italiane, potere alla donna.

Gia’ recensita su iyezine Recensione Grazia Negro

iyeCiao Grazia ci puoi spiegare perché hai deciso di fare un disco solista?

Ne ho avuto un gran bisogno, ho pazientato molto, ma ad un certo punto ho agito. E’stata una scelta naturale poiché il tempo era maturo. Avevo parole, note e suoni che mi giravano nella testa, dovevo fissarli, fermarli, appuntarli, far prendere forma a
tutto un mondo che mi si manifestava nell’intimità con l’anima. Così ho avuto bisogno di farmi un regalo, dopo anni di lavoro, responsabilità e una lunga, faticosa ma meravigliosa maternità. Infatti i miei due figli sono ora i miei fans più convinti e questo penso sia il risultato più bello che si possa raggiungere.

iyeTi ha aiutato il fatto di aver collaborato con molti musicisti di diversa estrazione?
Sì, mi ha aiutato tantissimo, mi ha dato la spinta ad osare, a mischiare generi diversi, sonorità lontane tra loro, ed è stato molto stimolante e divertente. Anche per questo motivo in realtà non mi sono mai sentita sola, ho sempre sentito l’album come una cooperazione di forze e di sensibilità, ho avuto vicino l’affetto e la
professionalità delle persone care, dei produttori, dei tecnici di studio, dei musicisti che hanno suonato nel disco e soprattutto di artisti come Roy Paci, Mauro Ermanno Giovanardi, Daniele di Bonaventura, Primo dei Cor Veleno, Tayone, Andy Moor
di The Ex, Itaiata de Sa, ognuno col proprio linguaggio e con la propria esperienza.

iyeCome pensi che vengano considerate le donne nel panorama musicale italiano ?

Sicuramente ci siamo e facciamo sentire la nostra voce. Di donne forti, ricche di talento e di grande personalità, a prescindere dalla notorietà, ne abbiamo avute in passato e continuiamo ad averne. Forse il panorama musicale italiano, come quello dell’arte in genere, è uno dei pochi in cui le donne riescano meglio a godere di
un’accettabile considerazione. Penso invece che il problema venga fuori nel momento in cui, in musica, nella società, come in tutto il mondo del lavoro, si parli dei ruoli di responsabilità e gestione degli affari in senso lato. E’ qui che la giusta e meritocratica considerazione verso le donne viene a mancare, ma non per incapacità o scarsa preparazione, ma solo per timore, da parte dei signori uomini, di essere spodestati dai posti di comando. Ma le Ragazze Forty avanzano, non si arrendono… e come dice un noto personaggio: Paura eh?

Grazia Negro

iyeQuali sono le tue fonti d’ispirazione?

Le fonti d’ispirazione sono tra le più disparate, e tra le tante: l’amore per Domenico Modugno, il dialetto salentino, la mia terra, la passione per il jazz, Miles Davis, Kind of Blue, Let’s Get Lost e Chet Baker, la musica tzigana, l’aver vissuto con delle famiglie rom, la rabbia, il dolore, la denuncia delle ingiustizie umane, la potenza del Rap, l’esuberanza del Rock, l’intensità di Lhasa de Sela, la poesia di Fabrizio De André, il sorriso dei miei figli, la sensualità della musica brasiliana, Caetano Veloso, il teatro, l’arte di strada, il fascino della buona lettura, e tante altre ancora, ma soprattutto la forza delle donne.

iye” Ragazze forty ” pensi che possa ottenere successo in questo asfittico panorama italiano? Insomma un disco così bello e raffinato come il tuo, pensi possa aver successo nel deserto italiano?

Sono lusingatissima per l’apprezzamento, così spontaneo e disarmante, ma sinceramente non avevo mai preso in considerazione questo fatto. E’ così lontana da
me l’idea del successo che la cosa non mi ha mai sfiorato minimamente. Certo, ormai è il virale che la fa da padrone, e tutto può accadere. Al momento però mi rende già felice sapere che Ragazze Forty possa piacere a tanti, bambini compresi, che riesca
a trasmettere emozioni, che possa farmi sentire vicina a tutte le donne e che possa far riflettere anche un po’… e magari anche gli uomini. Già questo sarebbe un grande
successo!

iyeFarai un tour di promozione al disco?
Sì, me lo auguro, nonostante il periodo non sia dei più floridi e sereni, in cui la cultura sta subendo forti ripercussioni e l’industria discografica non se la stia passando meglio di altri settori, se non peggio: la crisi esiste e come, nonostante ci sia stato pure qualcuno che tempo fa abbia osato affermare il contrario, dando la
giustificazione dei ristoranti sempre pieni. La realtà è assai diversa, non c’è neanche più il tempo per raccontare menzogne, forse anche noi artisti dovremmo responsabilizzarci ancora di più in questo senso. Nonostante le grandi difficoltà
del momento, cercherò comunque in tutti i modi di far conoscere l’album e suonare dal vivo tutte le canzoni del disco, raccontando il mio mondo e le mie speranze.
Dopo una bella presentazione fatta l’ 8 luglio nella splendida Masseria Ospitale di Lecce, con grandi ospiti come Mauro Ermanno Giovanardi, Primo dei Cor Veleno e Roy
Paci, ospiti anche nel disco, il 27 luglio sarò a Tortora, provincia di Cosenza, a L’Urlo degli Enotri, definito il peggior festival del Sud Italia, con direzioneartistica di Roy Paci. Spero che presto vengano fuori altri concerti, ma siamo forty e non ci scoraggiamo.

iyeProssime collaborazioni?

Questo è ancora presto da dire, anche se le idee e gli stimoli non mancano, ma il nuovo album e le nuove collaborazioni arriveranno sicuramente al momento opportuno.
Una cosa però: spero solo di non metterci altri vent’anni.
Grande soddisfazione nell’intervistare questa squisita artista.
Grazie Grazia ( era da anni che volevo scrivere una cosa così).

Grazia Negro

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