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Recensione : H – Ci – Arconeon

Partendo da questi punti di partenza H –Ci sviluppa un’elettronica molto godibile ed ai confini dell’ambient, composta usando gli stilemi del jazz,

Elettronica ispirata e composta come un’opera jazz per Shane O’Donovan, musicista e produttore dublinese.

Le sue ispirazioni sono i grandi padri della migliore elettronica degli anni passati, come Aphex Twin, Autechre e Boards Of Canada, creatori di un freddo involucro che nasconde un cuore caldo.
Partendo da questi punti di partenza H–Ci sviluppa un’elettronica molto godibile ed ai confini dell’ambient, composta usando gli stilemi del jazz, ovvero una libertà ed una progressione musicale che non sono soliti nell’elettronica tout court.
I due strumenti che Shane usa maggiormente sono i sintetizzatori e la batteria, che sono molto presenti nelle sue canzoni, e concorrono a creare un misto di batterie elettroniche suonate dal vivo, con cristalline chitarre con tempi dilatati.
I risultati sono ottimi, e ci consegnano un disco di un produttore in forma e con idee innovative e chiare, e soprattutto un disco davvero piacevole e con ritmi lenti e distensivi, cosa molto difficile da trovare senza annoiare.

TRACKLIST
1. Spin
2. Cangy
3. H-Theory
4. Forty-Six
5. Sloth
6. Funk DYOB
7. Polymer Molecules
8. Visible Micro World
9. Junk DNA
10. MPC-P

LINE-UP
Shane O’Donovan

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