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Recensione : Hadit – Introspective Contemplation Of The Microcosmus

Il risultato è un lavoro che trascina molto, un'opera con uno scopo oscuro che viene raggiunto in pieno, travolgendo l'ascoltatore.

Italico duo dedito ad un black metal caotico e potente, debitore della via della mano sinistra.

Il disco è edito sia in cd dalla Terror From Hell Records, sia nella buona cara vecchia forma analogica della cassetta dalla Caligari Records, o anche in forma digitale sul loro bandcamp. Quattro pezzi per una colata lavica che cade subitanea su di noi. Il duo di Varese non lascia adito a dubbi, e sforna un secondo disco intriso di black metal fatto con un’attitudine molto vicina al death. Il risultato è un lavoro che trascina molto, un’opera con uno scopo oscuro che viene raggiunto in pieno, travolgendo l’ascoltatore. La batteria fa uno splendido lavoro frammentando il tempo delle canzoni, schiacciando tutto ciò che incontra. Ma gli Hadit non sono solo potenza, poiché riescono a produrre anche stacchi quasi doom di rara bellezza. Il secondo disco degli Hadit è un percorso alternativo di dolore e di conoscenza, per arrivare a vedere che il nostro cosmo in realtà è tutto nero. Per fare ciò gli Hadit producono un black death metal di altro livello, potente e davvero interessante.

TRACKLIST
1. Occult Whispers Declare the Impending Apocalypse
2. Interlude Meditation After the Desolation
3. Reborn in New Flesh and Supremacy
4. Thirteen Plans of Nonexistence…Awaiting Kadath

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