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Recensione : Halloween The Beginning: Un’analisi del Controverso Remake di Rob Zombie

Halloween The Beginning: La saga di Michael Myers, iniziata dal film del grande John Carpenter (Halloween la Notte Delle Streghe) nel 1978, è una...

La saga di Michael Myers, iniziata dal film del grande John Carpenter (Halloween la Notte Delle Streghe) nel 1978, è una delle tre serie di film horror più popolari della storia del cinema di genere, pari a Venerdi 13 (dove il protagonista è il demoniaco Jason) e Nightmare On Elm Street, incubo cinematografico di Wes Craven che ha come protagonista l’artiglio di Freddy Krueger.

Tre serie che hanno attraversato tre decenni con risultati alterni, un successo enorme negli anni ottanta e una serie di pellicole da home video negli ultimi vent’anni, ad uso e consumo dei soli fruitori dell’horror movie.

Ma nel destino di Michael Myers, arriva l’enorme talento di Rob Zombie, musicista, fumettista e regista che con questo primo film darà ancora una volta lustro al famoso serial killers.
Musicista metal, leader dei seminali White Zombie a cui è seguita, dopo lo scioglimento della band, una carriera solista con cinque album all’attivo, Rob Zombie inizia l’avventura nel cinema Horror, accompagnato in ogni film dalla moglie Sheri Moon con due capolavori, La Casa dei 1000 Corpi del 2003 e La Casa Del Diavolo uscito nel 2005.
Il suo stile che si avvicina alla cinematografia settantiana, con una dose di violenza e ironia grottesca sullo stile tarantiniano, fa innamorare più di un fan del genere, anche se le critiche feroci non mancano.

Nel 2005 La Casa Del Diavolo conferma il talento dell’artista americano che si prepara a quello che diventerà il suo capolavoro, non eguagliato dal secondo capitolo e neppure dall’atteso Le Streghe Di Salem uscito tre anni fa.

Halloween The Beginning viene considerato dal regista come un nuovo inizio, ed infatti la storia parte proprio con Myers bambino e le psicosi che lo attanagliano prima del massacro compiuto ai danni del compagno della madre, la sorella e il suo fidanzato.

Il periodo nell’ospedale psichiatrico seguito dal dottor Loomis e l’accento sulle maschere che egli costruisce e che indossa stabilmente, fanno da prologo al cuore della vicenda che inizia con il suicidio della madre e la fuga dall’ospedale per tornare verso casa.
Trovato il coltellaccio e la famosa maschera inizia la mattanza, non prima di aver ritrovato la sorella minore che lui aveva risparmiato il giorno del massacro ed aver trucidato un buon numero di persone, tra cui il dottor Loomis messosi sulle sue tracce dopo la fuga.

Il film ha nella prima parte il momento migliore, Zombie ci invita scendere nel baratro in cui la mente del giovane Michael sta affondando, alzando sempre di più la tensione fino all’esplosione di violenza che riecheggia tra le pareti della casa di cura e la liberazione della bestia Myers, in un lento ma inesorabile sprofondamento nell’abisso della pazzia che diventa sovrumana, quando il ragazzo ormai uomo inizierà il suo ennesimo, silenzioso, massacro.

Rob Zombie a mio avviso riesce nella non facile impresa di eguagliare l’affascinante primo capitolo del 1978, perdendo qualcosa nel fattore sorpresa( il film è pur sempre un remake) ma dando spettacolo con quel senso di claustrofobia che è marchio di fabbrica della sua arte e regalando grande cinema nella prima parte, dove il Michael bambino riesce a convincere il telespettatore di essere al cospetto di una creatura maligna, stupendamente interpretato da Daeg Faerch.

Sinceramente negli ultimi anni il cinema horror non ha più regalato, grandi film, specialmente quello americano, pieno di effetti speciali, molto splatter, ma poco convincente nelle atmosfere e le pellicole da ricordare si contano sulle dita di una mano.

Il primo film di Rob Zombie su uno dei personaggi del cinema horror più popolari, strappa più di un applauso ed il consiglio di vederlo se ve lo siete perso al momento dell’uscita.

Halloween The Beginning

con:
Scout Taylor-Compton: Laurie Strode
Malcolm McDowell: Dott. Samuel “Sam” Loomis
Tyler Mane: Michael Myers
Danielle Harris: Annie Brackett
Kristina Klebe: Lynda Van der Klok
Brad Dourif: Sceriffo Leigh Brackett
Sheri Moon: Deborah Myers
Dee Wallace-Stone: Cynthia Strode
Pat Skipper: Mason Strode
Daeg Faerch: Michael Myers a 10 anni
Skyler Gisondo: Tommy Doyle

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Le Origini di un'Icona Horror

Halloween (1978) è stato uno dei film che ha tracciato una linea guida nella narrazione horror, nell’atmosfera inquietante e ha introdotto un personaggio, Michael Myers, che in seguito è diventato l’epitome della paura. È stato in quel cinema che una figura mascherata di bianco di Michael Myers ha fatto la sua prima apparizione tra la popolazione con la sua inesprimibile quiete e ha continuato a essere un’icona culturale le cui impronte sono ancora visibili nei film, nelle serie TV e persino nel linguaggio popolare.

Ciò che il regista, John Carpenter, ha contemplato non era un film horror ma una rivelazione delle paure sociali di quel tempo. L’idea di un remake/prequel Il coinvolgimento di Rob Zombie ha portato una nuova visione a questo classico presentando Halloween: The Beginning come un’opportunità per esplorare le origini di Michael Myers La scelta di approfondire le complessità psicologiche del personaggio dando al pubblico uno sguardo più intimo e inquietante al suo passato ha scatenato il dibattito tra puristi e nuovi fan, allo stesso modo porta alla ribalta come la mitologia di Myers possa essere reimmaginata e tuttavia conservare tutto il suo fascino originale.

L’approccio audace di Zombie ha riacceso l’interesse per un’icona che continua a terrorizzare, ma allo stesso tempo affascinare, le generazioni.

Haddonfield: Un ritratto di degrado sociale e familiare

Haddonfield, come descritto in “Halloween: The Beginning”, diventa un microcosmo di decadenza sociale e familiare, dove le facciate delle case ben curate nascondono vite oscure e turbolente.

Questa immagine della città diventa più di una semplice ambientazione per gli eventi dell’orrore; diventa il suo stesso personaggio, un simbolo di una comunità in cui violenza e paura giacciono sottostanti. Le strade sono deserte, con vicini indifferenti; un isolamento che rende i residenti più vulnerabili e l’inevitabile tragedia più palpabile. Haddonfield non è solo l’ambientazione; personifica piuttosto le debolezze umane e le relazioni interrotte.

Ci sono segreti che distruggono e mettono a dura prova i legami familiari; i residenti non riescono a comunicare, alimentando un sospetto che rasenta la paranoia. Tutto ciò, quindi, prepara il terreno per una tensione crescente in cui il pericolo può letteralmente annidarsi in ogni angolo oscuro.

Quindi, Haddonfield diventa il luogo ideale per mostrare come il marciume morale e il decadimento sociale possano innescare una spirale di violenza sempre più ampia e per articolare alcune domande profondamente inquietanti sulla natura umana e sul destino di comunità apparentemente pacifiche.

La Colonna Sonora: Un omaggio al sound originale?

Tyler Bates ha messo insieme una colonna sonora avvincente per Halloween; The Beginning, un omaggio al magistrale lavoro di John Carpenter che, con composizioni essenziali e minimaliste, è riuscito per la prima volta a creare un’atmosfera di tensione e terrore assoluto.

Pur rimanendo fedele ai temi originali, Bates porta nuova vita nella musica, incrociando elementi elettronici che eccitano i timpani con suoni organici tradizionali in grado di intensificare gli elementi emotivi sullo schermo. Questo equilibrio tra vecchio e nuovo ispira una sorta di associazione diretta e palpabile con il pubblico, richiamando alla mente il film del passato anche se mantiene l’attenzione sulla nuova trama. L’efficacia palpabile della colonna sonora nel creare suspense può essere osservata in ogni scena.

I crescendo strumentali e le pause strategiche sembrano danzare con le immagini sullo schermo, facendo saltare un battito al cuore del pubblico. Anche Bates usa il silenzio come un’arma potente, proprio come Carpenter, per intensificare l’ansia e il brivido.

La capacità di manipolare il tempo e lo spazio attraverso il suono non solo arricchisce l’esperienza visiva che l’opera ritrarrà, ma lascia anche il pubblico ispirato a considerare quanto la riflessione significhi trasformare una semplice storia spaventosa in un’esperienza indimenticabile. Alla fine, “Halloween: The Beginning” è più di un semplice film; è un viaggio sonoro che celebra il passato mentre si proietta verso il futuro del genere horror.

La Ricezione Critica e il Confronto con l'Originale

Il film “Halloween The Beginning” ha portato una nuova tornata di discussioni tra studiosi e fan del film horror.

Mentre alcune fasce del pubblico hanno elogiato il film per aver reinventato con successo la stessa atmosfera claustrofobica e la stessa tensione che hanno caratterizzato il primo film del 1978, altri ritengono che nuove tecniche di ripresa e una colonna sonora aggiornata diano freschezza alla storia, aprendola quindi a una nuova generazione di spettatori.

Altri, su una nota diversa, lamentano che “Halloween The Beginning” non riesca a esprimere la vera natura del film di Carpenter; perde di vista la profondità psicologica dei personaggi e l’innovazione narrativa che avevano reso il classico una pietra miliare del cinema horror. Il confronto con l’originale solleva quindi interrogativi sul valore di questo remake.

Alcuni vedono in “Halloween The Beginning” un audace tentativo di reinterpretare una storia iconica. Altri credono che non possa reggere il confronto con l’originale, risultando più un esercizio di stile che un’opera autonoma.

Questa dicotomia nell’accoglienza del film ci invita a riflettere su cosa significhi davvero “rendere giustizia” a un classico: un’estetica moderna e una nuova trama, sono sufficienti per conquistare il cuore dei fan, oppure sono necessarie la tensione emotiva e la filosofia di fondo dell’opera originale per mantenerla intatta?

L'eredità di Halloween The Beginning: Un nuovo inizio o un passo falso?

L’eredità di “Halloween: The Beginning” è stata oggetto di molti dibattiti tra la comunità di fan del franchise.

Diretto da Rob Zombie, il film faceva parte di un tentativo di rivitalizzare la saga introducendo una trama più profonda e psicologica piuttosto che avere semplicemente un semplice slasher senza sviluppi riguardo alle origini di Michael Myers. Questo, a sua volta, ha polarizzato la base di fan.

Mentre alcuni hanno imparato ad amare il tentativo di dare al personaggio più qualità umane, altri disprezzano la perdita dell’aura terrificante che lo circondava. I suoi effetti sono stati evidenti anche nel sequel “Halloween II” (2009) dove, ancora una volta, Zombie ha continuato a cercare di far emergere la complessità emotiva di Myers, con risultati alquanto contrastanti. L’eredità di “Halloween: The Beginning” va oltre il suo valore commerciale; ha inaugurato una nuova era di rivisitazioni all’interno del genere horror. Senza mai ottenere un plauso universale, è riuscito a modificare i termini attraverso cui si guarda un film di Halloween.

La sua spavalderia nel mescolare l’orrore con l’introspezione ha spinto altri registi a sperimentare e gli ha quindi assicurato uno spazio negli annali della storia del cinema horror: in definitiva, “Halloween: The Beginning” è un’opera contestata ma necessaria, che mette in discussione il terrore e, alla fine, l’umanità.

In un finale agghiacciante che riecheggia l’orrore spietato che ha reso iconico l’originale, Halloween The Beginning vede Laurie Strode affrontare il suo fratello psicotico, Michael Myers. Dopo una brutale lotta, Laurie riesce a sparare a Michael, facendolo cadere da una finestra. Tuttavia, in un’inquietante scena finale che riprende il tropo classico del genere slasher, quando Laurie si affaccia per vedere il corpo di Michael, scopre che è scomparso, lasciando intendere che il male di Michael è tutt’altro che finito e aprendo la strada per un altro terrificante capitolo.

Il primo film di Halloween, pietra miliare del genere horror che ha dato il via a un’iconica serie slasher, è stato Halloween, uscito nel 1978. Diretto da John Carpenter con un budget limitato, il film è diventato un successo inaspettato, ottenendo ampi consensi per la sua suspense agghiacciante, l’atmosfera inquietante e l’indimenticabile colonna sonora di Carpenter. Il film ha introdotto il mondo a Michael Myers, un killer mascherato che terrorizza la città di Haddonfield, nell’Illinois, la notte di Halloween.

Per vivere appieno la saga multiforme di Michael Myers e Laurie Strode, ecco l’ordine cronologico dei film di Halloween: Halloween (1978), Halloween II (1981), Halloween 4: Il ritorno di Michael Myers (1988), Halloween 5: La vendetta di Michael Myers (1989), Halloween 6: La maledizione di Michael Myers (1995), Halloween H20: 20 anni dopo (1998), Halloween: Resurrection (2002), Halloween (2007), Halloween II (2009), Halloween (2018), Halloween Kills (2021) e Halloween Ends (2022). Buon Halloween!

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