Basta un niente e il mondo musicale, quello metallico in particolare, riserva sempre fantastiche sorprese, così mi ritrovo nuovamente a parlare di una band sopra le righe e di un album che mi ha lasciato con la consapevolezza di aver ascoltato uno dei migliori lavori in campo power/prog degli ultimi mesi.
HellCircles è il loro nome e Prelude to Decline è l’album d’esordio, un condensato di suoni fusi nell’acciaio, proposto in modo impeccabile e cantato come il Dio del metal vuole dal bravissimo Marco Parisi.
Ma andiamo con ordine: la band nasce nel 2008 per volere dello stesso cantante e tastierista Marco e del chitarrista Roberto Fornaroli, e dà alle stampe nel 2009 un EP dal titolo “Stillness”, che raccoglie ottimi riscontri sui migliori magazine (Rock Hard e Metal Maniacs tra gli altri).
Dopo l’avvicendamento alla chitarra, che vede Francesco Ravara prendere il posto di Fabio Pedrali, il gruppo intraprende un’intensa attività live che lo porta a dividere il palco con band e artisti di primo piano della scena metal tra cui Uli Jon Roth, Strana Officina, Elvenking, Elektradrive e Node, che portano gli HellCircles a firmare con l’etichetta Rising Records.
Purtroppo l’etichetta inglese subirà problemi finanziari che la porteranno a chiudere i battenti e la band, dopo una pausa forzata, firma con Valery Records che licenzia Prelude to Decline nel’aprile di quest’anno.
Prodotto da Simone Mularoni, ormai diventato il Peter Tagtgren del metal nazionale, al lavoro anche, tanto per fare due esempi, sia con il debutto dei fantastici Temperance sia con il nuovo album dei progmetallers Astra, il debutto della band cremonese è quanto di meglio sia uscito ultimamente e consacra un frontman eclettico come Parisi, a suo agio nell’affrontare con piglio da veterano le varie sfumature dell’album, addirittura sfoggiando momenti di cantato in growl e uscendo alla grande dalla sfida canora con quel vecchio marpione di Ralph Scheepers, magnifico vocalist oggi nei Primal Fear ed in passato nei Gamma Ray di Kai Hansen, gradito ospite in Prelude To Decline.
Power/prog metal, come detto, suonato a meraviglia da un gruppo che non è solo Marco Parisi, sia chiaro, ma che trova negli altri componenti dei musicisti di altissimo livello a cominciare dalle due asce, armi letali in mano a Roberto Fornaroli e Francesco Ravara, i quali non risparmiano fughe elettriche e solos dall’alto potenziale melodico, fino ad una sezione ritmica (Danilo Arisi e Davide Ravara) che supporta l’andamento dei brani con precisione e potenza.
I richiami a chi ha fatto grande il metal italiano sono diversi, Vision Divine e Labyrinth su tutti, in alcuni casi anche superati grazie ad un songwriting mai prolisso, nel quale le song scivolano via mantenendo alta la tensione, sempre mantenendo lo spirito metallico bene in evidenza.
Direi senza ombra di dubbio che Prelude to Decline costituisce l’amalgama perfetta tra il progmetal dei Dream Theater e l’heavy dei Judas Priest, suonato e prodotto con una professionalità e talento straordinari.
Let’s Us Unite, Turn Back Time, Like a Hero, Our Drawning (dove appare Scheepers) e la mini suite Prelude to Decline / Release Your Pride sono le gemme incastonate in questo gioiello lavorato dagli orafi HellCircles: fatelo vostro assolutamente.
Tracklist:
1. Stillness
2. Let Us Unite
3. Take or Give Up
4. Turn Back Time
5. Like a Hero
6. The Damage Done
7. Our Drawing
8. Rise Again
9. Prelude to Decline
10. Release Your Pride
Line-up:
Francesco Ravara – Guitars
Davide Ravara – Drums
Roberto Fornaroli – Guitars
Marco Parisi – Vocals, Keyboards
Danilo Arisi – Bass