Tra le varie band già affermate, tra i molteplici artisti che hanno avuto riconoscimenti, mi pare giusto ritagliare un po’ di spazio anche per realtà meno confermate e conosciute, ma di sicuro valore… Questa volta tocca ai genovesi Hermitage, band non ancora sulla bocca di molti ma che sicuramente stuzzica già le menti e le curiosità di chi li ha visti dal vivo o di chi ha ascoltato il loro “ Caja ep”. Mi risponde la band al completo…
ciao ragazzi..evitando i convenevoli di circostanza riguardo a chi siete e quello che fate,potreste presentarvi dal punto di vista più artistico? Cosa ricercate nell’ espressione musicale?
Noi suoniamo principalmente perché ci divertiamo a farlo, ci piace,è un rifugio. La musica, sia ascoltarla che suonarla è sempre stata un hobby per noi tutti. E’l’esigenza di creare qualcosa di proprio; c’è chi gioca a carte, chi dipinge, chi fa sport, noi cerchiamo di fare qualcosa di artisticamente valido e apprezzabile, sperando magari che un giorno diventi qualcosa di più di un semplice hobby……….
le vostre attitudini musicali sono indubbiamente legate a forme dilatate di concetto-canzone, a progressioni ritmiche che si evolvono dinamicamente verso lidi prettamente post-rock:come nascono le idee e come vengono elaborate fino all’ arrivo finale del brano?
Sicuramente chi sente tanta musica, è avvantaggiato nel comporre qualcosa di nuovo da proporre. Uno mette insieme il risultato dei suoi diversi ascolti e matura un proprio gusto e stile personale.I pezzi solitamente nascono da un idea di uno di noi: una progressione di accordi interessante, un arpeggio che suona bene, un intreccio di 2 chitarre valido ecc; un idea che nasce o in un momento di creatività propria individuale o magari in sala prove proponendo qualche giro su un tempo di batteria o giro di basso improvvisato al momento. Prima di arrivare alla conclusione di un pezzo ci mettiamo un po’ di solito. A volte la via migliore è appunto l’improvvisazione, ognuno da il proprio contributo stimolando ulteriori soluzioni alla creazione del pezzo, andando a risolvere magari quei momenti in cui ci si trova in un vicolo cieco e non si sa come uscirne; suonando insieme ne veniamo fuori arrivando a creare qualcosa che non ci saremmo mai aspettati. Altre volte invece lo scheletro del brano è già più o meno impostato e insieme si arriva poi alla conclusione e definizione del pezzo.
molte band genovesi, la mia compresa, tendono ad avere un rapporto molto intimo con quelle che sono le atmosfere della città, ma i risultati sono decisamente eterogenei ( vedi Kafka, En Roco, Port Royal…).Percepite certe influenze dell’ aria che si respira dalle nostre parti nella vostra composizione?
Percepiamo sicuramente che la scena musicale emergente a Genova è viva, ricca di novità e progetti interessanti. Probabilmente il fatto che a Genova ci sono tante altre Band che cercano di emergere e farsi sentire è sintomo che la città ha qualcosa da dire e da esprimere, al pari di città italiane più grandi che solitamente offrono più visibilità e occasioni per venire fuori a gruppi emergenti. Se ciò sia dovuto all’aria che respiriamo o a “quella faccia un po’ così, quell’espressione un po così che abbiamo noi mentre guardiamo Genova” non lo sappiamo, ma in effetti è bello immaginarselo………
vi siete non da molto “allargati”, con l’entrat in gruppo di una violinista: quanto questo fattore credete che vi stia “toccando”? Compositivamente avvertite differenze?
La possibilità di avere una violinista nella formazione sicuramente ci darà la possibilità di migliorare e arricchire la nostra espressione musicale; magari con influenze compositive più classiche o anche influenze più incentrate sulla ricerca timbrica del violino, studiando effetti e suoni nuovi. Fino ad ora comunque Paola (la violinista) ha avuto molto da studiare (Era impegnata nello studio per l’esame dell’ottavo anno di conservatorio) e attualmente è super indaffarata per concerti che rientrano più nel suo campo di violinista classica (Orchestra, Teatro Carlo Felice ecc). Ciò non toglie comunque che lei cerca comunque di collaborare con noi quando le è possibile, Speriamo che in futuro riuscirà a essere più presente, stimolando comunque la crescita musicale del gruppo.
attualmente a cosa state lavorando?
Attualmente abbiamo in progetto di registrare i nostri pezzi più recenti, che senz’altro si differenziano da quelli presenti nel nostro vecchio “Caja Ep” in quanto sono il risultato della coesione e dell’apporto musicale sempre maggiore che col tempo ciascun Hermitaggio ha dato.
dichiarate un’ influenza comune che “ sentite”…(non deve per forza essere musicale)…
Riportiamo come “influenza comune che sentiamo” 2 righe di Frank Zappa, grandissimo musicista che tutti noi ammiriamo:”Information is not knowledgeKnowledge is not wisdomWisdom is not truthTruth is not beautyBeauty is not loveLove is not musicMusic is THE BEST…”(Frank Zappa)
parlateci del vostro live tipo: quali sono le condizioni per voi ottimali?
Mmmmmmmm……Allora, 500.000 persone, Una batteria di Fuochi d’artificio, Birra a fiumi, Luci,Suoni e immagini impostati e coordinati dalla N.A.S.A, 10 Groupies (possibilmente Scandinave) per ogni membro del gruppo, e camerini con idromassaggio e massaggiatrici.
un gruppo col quale vi piacerebbe condividere il palco?
Una super band formata da Avril Lavigne, Brittney Spears e Jennifer lopez ci stuzzica abbastanza…:) cmq a parte gli scherzi, la lista di gruppi possibili sarebbe lunghissima, per dare 2 nomi che ci sono venuti in mente, diciamo che condividere il palco con un gruppo come gli Zu o i leggendari Ozric Tentacles ci piacerebbe moltissimo2006