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Recensione : Hidden Trails – Instant Momentary Bliss

Come disco di debutto è un ottimo biglietto da visita che punta molto sulle canzoni concepite come jam, dove il gruppo è libero di esprimere il suo alto potenziale.

La sezione ritmica degli Hypnos 69 ha fondato un nuovo gruppo chiamato Hidden Trails e questo è il suo album di debutto.

Chi si aspetta che venga portato avanti il tipo di musica degli Hypnos 69 rimarrà abbastanza deluso, poiché gli Hidden Trails sono maggiormente pop, sempre rimanendo nella psichedelia, dalle parti dei Porcupine Tree e oltre. Il lato pop di questo disco è notevole, e su tutto vince la melodia, con una grande attenzione alla composizione che ha i ritornelli, ma è fortemente prog. Gli Hidden Trails non sono una costola degli Hypnos 69 ma vivono di luce propria, avendo una strada ben definita davanti a loro, e sanno precisamente cosa vogliono essere. Come disco di debutto è un ottimo biglietto da visita che punta molto sulle canzoni concepite come jams, dove il gruppo è libero di esprimere il suo alto potenziale. Sono ancora presenti alcune sbavature, ma il tutto nel complesso funziona molto bene, ed è un disco che offre tecnica e buone sensazioni. Instant Momentry Bliss è una ricerca della bellezza e della forza delle immagini generate con la musica, e in questi tempi di queste cose ve n’è un disperato bisogno. Un’altra influenza da notare è quella del pop shoegaze inglese, non vi sono molti riverberi ma il senso della melodia è quello, una dolce malinconia che si posa sulla vostra spalla. Un disco che vive un po’ del nome degli Hypnos 69, ma fortunatamente è tutta un’altra storia, andando ben oltre ed in una differente direzione rispetto alla grandezza di un gruppo che è stato notevole. Psichedelia pop ed altre dolcezze assortite.

TRACKLIST
1.Lancelot
2.Mutations
3.Beautiful Void
4.Ricky
5.Hands Unfold
6.Leaving Like That
7.Space Shuffle
8.Come and Play
9.Denser Diamond

HIDDEN TRAILS – Facebook

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