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Recensione : High Fighter – Scar & Crosses

Questo gruppo ha tutto per sfondare e per avere una carriera duratura e proficua.

Disco di debutto per gli amburghesi High Fighter, gruppo formato nel 2014, con già alle spalle una grande attività live.

Il loro esordio discografico è stato l’ep autoprodotto “ The Goat Ritual “, che ne enunciava al mondo le intenzioni. La loro musica è un gran bell’incontro tra sludge, stoner ed un doom molto energico. Gli High Fighter hanno un tiro molto contagioso e fanno tutto con gran classe, senza mai strafare e senza soluzioni cervellotiche. Attraverso stili difficili ma altamente conciliabili, i tedeschi sfornano un gran disco fatto di energia moderna e combustibile antico, e i riferimenti vengono rielaborati per dare più forza al tutto. L’ascoltatore è trascinato al centro di un vortice che gira intorno alla fantastica voce della cantante Mona. Intorno a lei tutto il gruppo compie splendidamente il proprio dovere, con un musica pesante fatta con il cervello. Che non sia un gruppo comune lo si può anche desumere dal fatto che l’esordio esca su Svart, e che lo stesso sia mixato e masterizzato da Toshi Kasai (Melvins, Big Business ), dopo essere stato registrato negli studi dove sono passati gli Ahab ed altri. Questo gruppo ha tutto per sfondare e per avere una carriera duratura e proficua. Il debutto è già ottimo.

TRACKLIST
1) A Silver Heart
2) Darkest Days
3) The Gatekeeper
4) Blinders
5) Portrait Mind
6) Gods
7) Down To The Sky
8) Scars & Crosses

LINE-UP
Mona Miluski – vocals
Christian “Shi” Pappas – guitar
Ingwer Boysen – guitar
Constantin Wüst – bass
Thomas Wildelau – drums & backing vocals

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