Ad aprire le danze è il ferocissimo attacco sonoro sferrato da Death Climb che, tra chitarre affilate, basso tetro e un cantato/gridato estremamente malato, dondola allucinata su tempi relativamente lenti. In seconda posizione Spit Dirt, aggrappandosi all’inarrestabile ritmo di batteria, sfreccia come un fulmine su binari krautrock intrisi di rabbia hardcore (prima di prendere il volo per oscuri universi), mentre Sea Bug, comprimendo tutta la sua energia in meno di tre minuti, travolge con le sue chitarre dense di melodia, regalando un inaspettato finale malinconico. Tumor, ancor più abrasiva e tossica, si contrappone all’animo più disteso (ma non meno distorto e gridato) di The Path, lasciando che a concludere siano l’esplosiva Born Tired (che lentamente sfuma in un delicato e appassionato finale strumentale) e l’intenso animo dark della conclusiva e più destrutturata Red Earth (a delineare la strada sono il basso e la batteria).
A disco concluso non si può che rimanere a bocca aperta. I sette brani proposti dagli His Electro Blue Voice sembrano provenire da un altro pianeta. In questo debutto c’è la rabbia hardcore, il malessere anni ’90, le divagazioni kraut e tutti gli insegnamenti derivanti dal post punk, ma a prendere il sopravvento, alla fine di tutto, non è altro che la personalità della band. Ruthless Sperm è un disco importante che non può non essere ascoltato.
Tracklist:
01. Death Climb
02. Spit Dirt
03. Sea Bug
04. Tumor
05. The Path
06. Born Tired
07. Red Earth
Line-up::
Francesco Mariani
Claudia Manili
Andrea Napoli