Apre il disco il ritornello appiccicoso e ipnotico (seguito da un fiume di parole e da graffianti squarci di chitarra) di Kansas.
Bethany, dal sound meno spigoloso, coinvolge con le sue melodie sghembe e vivaci, mentre il rock’n’roll imbizzarrito di Bang Now, tra continui mutamenti e convulsioni (quasi che il trio fosse in preda a deliri psicotici), introduce il più cerebrale e febbricitante scorrere di Hello Doctor.
Bodie Doesn’t Take It Sitting Down, bluegrass veloce e sfuggevole, lascia spazio alla schizofrenia in stile “primi System Of A Down” di Some Money e al breve ma rassicurante calore acustico di Little Kitty.
Fingers, infine, disorientando con i suoi molti volti, cede spazio alle incredibili fiammate sonore di Bangfish e all’allucinato e onirico concludere di The Unbearable Lightness Of Bang.
Il nuovo lavoro dei tre musicisti, nonostante sia palese che tragga ispirazione da Red Hot Chili Peppers, Primus, gli Incubus di “S.C.I.E.N.C.E.” e, in generale dal crossover di inizio anni ’90, riesce a trovare una propria personalità e a convincere. Manca ancora il pezzo che si inchiodi in testa e che faccia gridare al miracolo, ma la qualità complessiva del disco è comunque piuttosto elevata. Consigliato agli amanti dei repentini cambi di ritmo.
Tracklist:
01. Kansas
02. Bethany
03. Bang Now
04. Hello Doctor
05. Bodie Doesn’t Take It Sitting Down
06. Some Money
07. Little Kitty
08. Fingers
09. Bangfish
10. The Unbearable Lightness Of Bang
Line-up:
Jordan Bennett – Guitar & Monologues
Oz Browne – Bass & Singing
Betamax – Drums & Singing