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Recensione : Ignotum – Ignotum

Ep di debutto per i comaschi Ignotum, autori di un intrigante black-death non privo di spunti personali.

Ep di debutto per i comaschi Ignotum, autori di un intrigante black-death non privo di spunti personali.

Infatti, anche se in apparenza la struttura dei brani sarebbe ascrivibile ad un black dai tratti sufficientemente melodici, caratterizzato da blast beat furiosi contrapposti a frequenti assoli di chitarra, va detto che i rallentamenti piuttosto marcati e l’uso del growl si avvicinano maggiormente ad un impostazione death; le due sfumature stilistiche convivono senza particolari affanni fornendo, al contrario, la sensazione d’aver raggiunto un’amalgama non sempre così scontata.
Soul’s Self Mutilation è forse il brano che meglio sintetizza questa convergenza di generi, grazie ad un’impronta melodica più spiccata, ma è l’Ep nel suo complesso a dimostrare che gli Ignotum sono una band preparata oltre che capace di non fossilizzarsi su standard predefiniti.
Chiaramente questa è una proposta che non appare di facilissima fruizione, anche perché non si abusa di soluzioni particolarmente orecchiabili puntando invece più sull’impatto, talvolta in contrapposizione a momenti di calma apparente, durante i quali è possibile apprezzare la tecnica della band lombarda.
Quattro brani forse non sono sufficienti per poter fornire un giudizio esaustivo sull’operato degli Ignotum, ma la sensazione che resta è quella di una realtà dalle potenzialità non indifferenti; li attendiamo quindi con una certa curiosità mista ad impazienza alla prova del primo del full-length .

Tracklist:
1. In Skinless Dream (Oceani Senza Fine)
2. Soul’s Self-Mutilation (Fondali d’Oro e Rovine)
3. Through Madness Reminiscence (Follia d’Adorazione Perpetua)
4. Mary L.

Line-up :
Marco Capuzzo – Vocals
Luca Borghesi – Guitar
Fabio Guereschi – Guitar
Jonathan Verderio – Bass
Federico Mascetti – Drums

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