Rumore di passi e parte Baby Doll che, con rumore di locale notturno alle spalle, scorre su delicati colpi di batteria, avvolgenti note di pianoforte e un cantato ammaliante, contrapponendosi alla decisa marcetta zoppicante de La Merenda Del Mago (Tom Waits insegna) e al più delicato e sbilenco svilupparsi de La Dichiarazione Del Mago (alla voce c’è Roberto Freak Antoni). Giovane Mariù, sinuosa e rilassante (con le sue note di clarinetto), cita nelle parole un Fred Buscaglione d’annata, introducendo le percussioni dell’altrettanto accogliente Cinque Minuti e il viscerale accarezzare (in crescere) di Finezze. Il The Nel Caspio, veloce e spigliata, tra kazoo, pianoforte e un cantato leggermente urlato, lascia spazio al sapore notturno de La Ballata Di Nostro Signore, al ruvido declamare di Non Ho Finito (Pierpaolo Capovilla alla voce) e al theremin di Vincenzo Vasi (su ritmi frizzanti) di Tip Tap!.
Mondo Di Uomini, infine, rivisitazione del pezzo di Luigi Tenco (a sua volta versione italiana di It’s A Man’s World di James Brown) chiude il disco tra ottoni e calde emozioni.
I tre de Il Magnetofono confezionano un disco di qualità che non mostra alcuna sbavatura. Un lavoro che, pescando a piene mani dal passato della musica d’autore italiana, rielabora e propone, in versione aggiornata, un mondo ormai lontano e fatto di passione. Un album delicato, in cui abbandonarsi dolcemente.
Tracklist:
01. Baby Doll
02. La Merenda Del Mago
03. La Dichiarazione Del Mago
04. Giovane Mariu’
05. Cinque Minuti
06. Finezze
07. Il The Nel Caspio
08. La Ballata Del Nostro Signore
09. Non Ho Finito
10. Tip Tap!
11. Mondo Di Uomini
Line-up:
Alan Bedin
Marco Penzo
Emmanuele Gardin
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