Sui muti muri
la smania di pulizia,
cancellini ecologici
poco logici
nel taciturno meriggio
vo’ contemplando assorto.
Sortilegi e incantesimi,
medievalismi ed epici
grotteschi abbuffano
il dissenso pensato,
cui abdicare in nome
del candore.
Puri, naturali, sani
e deviati. Affrontiamo
su altri fronti eterei
il distacco dalle illogicità
dei potenti, noi schiavi
abituati alle stimmate private.
Non religioni, ci culliamo
nel vagheggiar lidi spirituali
che adeschino il fisico
vessato dal fisco,
e in Calabria gli ospedali muoiono.
Poveri e dissanguati alla ricerca
del picco vitale, la nostra bella cartolina
pregna
di fresca inutilità benigna.
“Il nulla buono a nulla” di Bob Accio