( FRATTO9UNDERTHE SKY/LIZARD 2008) : immaginate la colonna sonora di un film, ma il film stesso è la colonna sonora, e la colonna sonora è ciò che un cuore può vivere in una semplice giornata. Illachime quartet nascono dai napoletani Fabrizio Elvetico e Gianluca Paladino nel 2002, e strada facendo aggregano molti collaboratori e fiancheggiatori. Ambient, jazz calustrofobico, elettronica, etnica, i generi stanno molto stretti a questo gruppo. Si parte con un pezzo ambient e poi giù durissimi con un’allucinazione alla Burroghs, “Discentro” ibrido electro jazz.
Si balla in strane sale da ballo dove c’è un tappeto sonoro ad attenderci, “Ballrooms”, Si torna alla cangiante percezione di suoni quasi jazz, “Bottom sea engines”, nella traccia seguente “Flying home”, una casa volante, forse un’astronave ci parla e ci divora contemporaneamente…Si arriva infine all’immensa suite (oltre 25 minuti) di ” Terminal (destination)”, là dove forse finisce il viaggio, che è quello che è questo disco, un viaggio, del quale non importa la destinazione, ma solo le percezioni che un viaggio può dare, come quando si prende un acido, non vuoi mica andare da nessuna parte, solo viaggiare.
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