Punk rock raduno 2018, gli Impossibili sono sul palco davanti a me e stanno suonano La mia ragazza 3.20. Nonostante l’età non più verdissima mi sono buttato nel pogo che – credetemi – è piuttosto furioso.
Un ragazzo ha la malcapitata idea di fare stage diving; plana sulla folla sottostante e mi assesta un calcio in piena faccia; all’improvviso cala il buio. Mi porto le mani sul viso per vedere se sanguino, per fortuna non è così, ma il mio cappellino dell’Athletic Bilbao è volato via ed anche il telefono è disperso.
Con la forza della disperazione mi chino a cercare entrambi, il primo lo trovo calpestato e pieno di polvere ma del cellulare nessuna traccia. Nonostante mi trovi nell’occhio del ciclone tento di fare mente locale (?!?) finché una ragazza, che in quel momento mi appare come la madonna di Medjugorje, me lo restituisce avendolo miracolosamente raccolto prima che finisse devastato dalla foga dei punk rockers poganti.
Ora chi legge si starà chiedendo che c’entra questo racconto con il nuovo disco dei nostri.
Risposte:
1) E’ un bel racconto e a me piace,
2) Se pogo per qualcuno è per gli Impossibili.
Ok ok ho divagato pure troppo quindi passo a dirvi cosa troverete in quest’ultima fatica di questo longevo quartetto che si apre con Hikimori un pezzo che si erge immediatamente allo status di classico,
Finalmente sei arrivata è il mio singolo punk dell’estate 2021, perché la Uefa non lo abbia scelto come canzone ufficiale dei campionati europei resterà per me sempre un mistero ed Un like ancora analizza con precisa semplicità l’ossessione per i social dalla quale siamo un po’ tutti contagiati. Pezzi come Non guardarti indietro e Ossessione sono dei veri e propri marchi di fabbrica della band , giocati sul giusto equilibrio fra irruenza e melodia, rivaleggiano alla pari con quelli di mostri sacri americani quali Screeching Weasel e Queers, Mi sveglierò è invece una scheggia hardcore che brucia la sua esistenza di crisalide in meno di un minuto e mezzo e Reunion ironizza sui gruppi che – vedendo la luce – decidono di riformarsi nonostante la palese mancanza di idee e di motivazioni.
Alla fine dell’album si trovano due bonus tracks una delle quali – Sul sedile con te – si può definire, senza tema di smentita, un classico assoluto del punk rock italiano. Gli Impossibili vengono da lontano e, vista la qualità di quello che propongono nell’anno del signore 2021, ed il seguito quasi fanatico che li circonda, sembrano davvero destinati a durare ancora parecchio.
P.S.: Nell’occasione che narro in capo a queste righe ho viaggiato alla volta di Bergamo con Araya (cantante e chitarrista del gruppo) e Gisella, una delle coppie punk più belle del mondo, non aspettatevi quindi nessuna obbiettività nel mio giudizio ma questa è una fanzine e vivaddio dico quello che voglio e parlo di ciò che mi piace.