La terra dei canguri ci dona un’altra ottima band dedita ad un death metal, che si avvicina terribilmente al brutal, protagonista di questo ottimo esordio sulla lunga distanza dal titolo, Defiling A Piece Of The Deceased.
Gli Infested Entrails irrompono sul mercato del metal estremo con questo massacro sonoro, ottimo per impatto, alternando come da copione accelerazioni e parti cadenzate in un orgia di violenza, tra testi “gore” e sonorità brutali, mezz’ora di assalto che piacerà non poco agli amanti del death più estremo.
Con i Cannibal Corpse come padrini ed una voglia matta di spaccare, i quattro serial killer australiani, hanno stoffa ed una buona predisposizione per distruggere padiglioni auricolari, le ritmiche a mitraglia e chitarroni che sparano riff ipersaturi, accompagnati da growl e scream bestiali, fanno di questo lavoro un ottima alternativa alle band più famose, conquistando l’ascoltatore già dalle prime note della violentissima Raped By a Zombie.
Jordan Giblett, alterna un ottimo growl brutal a lancinanti urla, risultando un ottimo singer di genere ad assecondare le sfuriate metalliche dei suoi compari di torture (Lyndon Southwell e Matt Frame alle chitarre e Matthwe Budge alle pelli): i brani si susseguono uno più bestiale dell’altro, arrivando alla fine del lavoro in un’attimo, passando per ottimi brani come Pregnant With Parasites, Firefight Sodomy e Raping The Stillborn.
Per i fan dei cannibali americani e del death/brutal d’oltreoceano, Defiling A Piece Of The Deceased è assolutamente consigliato, fidatevi.
Tracklist:
1. Raped by a Zombie
2. Post Mortem Indignities
3. Pregnant with Parasites
4. Avascular Necrosis
5. Born with a Barbed Wire Cock
6. Firefight Sodomy
7. Woo There, Lassie!
8. Raping the Stillborn
9. Recreational Vomit Facial
10. Necrocity
Line-up:
Lyndon Southwell – Guitar
Matt Frame – Guitar
Matthew Budge – Drums
Jordan Giblett – Vocals