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Recensione : Infestum – Monuments Of Exalted

Monumentale terzo lavoro per i bielorussi Infestum, signori del metal estremo oscuro, maligno, sinfonico e industriale.

Monumentale terzo lavoro per i bielorussi Infestum, signori del metal estremo oscuro, maligno, sinfonico e industriale.

Il gruppo di Minsk nasce all’alba del nuovo millennio e nel primo anno di vita esordisce con l’ep omonimo, seguono poi due full length, il primo nel 2002 (“Last Day Before The Endless Night”) ed il secondo cinque anni dopo (“Ta Natas” del 2007); Renaissance, Ep del 2010 è l’ultimo lavoro prima di firmare con la Lacerate Enemy e tornare in pista con questo superbo album dal titolo Monuments Of Exalted.
Magniloquente ed epica, la musica della band è un concentrato di generi estremi e, partendo da una forte connotazione black, si sviluppa su trascinanti parti sinfoniche ed elettroniche, con ritmi cadenzati tipici di certo death metal che, amalgamati con i generi citati, fanno assomigliare il sound della band al passo di un gigante, enorme, mostruoso capace, quando decide di accelerare il suo lento incedere, di travolgere ogni cosa con sfuriate black d’antologia.
E’ un susseguirsi di atmosfere pregne di malvagia arte oscura, resa ancora più affascinante da un impatto pomposo e dall’uso dell’elettronica, sapientemente dosata dalla band per rendere la propria musica apocalittica, sempre pronta all’esplosione, resa a tratti più melodica dall’uso del piano, come nel capolavoro The Art Of Beast, strumentale che funge da intro alla splendida cover di The Evil One dei Venom, qui resa in versione pomposamente sinfonica.
Grandiose le parti death/black dove il gruppo, veloce come un treno e compatto come un monolite sceso dallo spazio, frantuma le nostre resistenze, attaccando con furibondi colpi metallici; di un’altra categoria le parti atmosferiche rese inquietanti dal mix di classico e industrial, un buco nero di musica estrema terrorizante, abissale e maledetto.
Tra i solchi di questi splendidi brani, tra i quali Ordo Infestum, Iron Hammer Upon The Skull Of Slave, Obsidian Exile e Monuments Of Exalted sono le colonne portanti di un album magnifico, troverete accenni ai Samael di “Passage”, ai Kovenant e agli Arcturus di “Aspera Hiems Symfonia”, ovvero il meglio di un certo modo di trattare la materia estrema e tutto in un unico fantastico disco.

Tracklist:
1. Void of Nebulae
2. Ordo Infestum
3. Iron Hammer upon the Skull of Slave
4. Temples of Mirrors
5. The Art of the Beast
6. The Evil One (Venom cover)
7. Zero Beyond
8. Obsidian Exile
9. Renaissance
10. Monuments of Exalted

Line-up:
Werwolfe – Bass
Forneus – Drums
Wrathtodd – Synths, Guitars
Ion the Saint – Vocals

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