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Recensione : Inside The Hole – Impressions

Fantastico secondo lavoro per gli Inside the Hole con il loro hard rock/blues da leggenda.

Questo album, nuovo e secondo lavoro del trio hard rock siciliano chiamato Inside The Hole è la cosa che per me si avvicina maggiormente alla parola “paradiso”; perché, cos’è altrimenti quel luogo se non qualcosa che ci creiamo a seconda dei nostri gusti?

Ed allora ecco un hard blues che farebbe spogliare una suora, al ritmo della incandescente Woman Blues, un groove ed un’attitudine da bluesman sporchi e socialmente scorretti, una voglia di infilarsi fino in fondo alla gola il collo di una bottiglia di whiskey e se, per caso brucia, rischiararsi il gargarozzo con fiumi di birra, versati dalla più prorompente ragazza che il vostro angioletto di fiducia riesce a procurarvi.
Se la definizione di musica del diavolo è corretta, allora questo disco è l’inno al male, inteso come peccato, che sia di carne o altro, poco importa , alla fine basta divertirsi.
Ok, mi sono fatto prendere la mano, mi ricompongo e presento questa fantastica band palermitana (un’altra, la Sicilia si sta rivelando la mia “isola che non c’è): Roy Zappia è il chitarrista e vocalist dalla gola disastrata che ti prende per le palle in una morsa da lasciare senza fiato, Emanuele Cutrona e Alessio Runfola sono il piedistallo su cui è poggiata tutta la struttura di questo impressionante blues rock messo in piedi dalla band, pazzesca sezione ritmica che accompagna il chitarrismo sopra le righe di Zappia, ovvero un tornado di riff settantiani da lasciarci lo zampino.
Il primo album autoprodotto, quel “Beer!Sex….and Fuckin’ Roll” del 2011, aveva già ben impressionato, ma qui siamo al cospetto della perfezione e sfido chiunque ad ascoltare i brani di questo lavoro senza credere d’essere al cospetto di una delle band statunitensi che hanno fatto la storia del genere.
Song come la fantastica We’ll be Free, che apre l’album con un riff che smuoverebbe una montagna, o le irresistibili I Pay for You, Woman Blues, Baby Song, l’hendrixiana Mary the Dream e l’apoteosi Beggins the Blues, sono da applausi e lacrime, che scendono copiose dagli ormai occhi arrossati dal fumo e dalla commozione del sottoscritto, per un album da far ascoltare a tutti quelli che, a torto, continuano a pensare che fare rock’n’roll come si comanda sia una questione solo anagrafica e non legata a talento ed attitudine.

Tracklist:
1. We’ll Be Free
2. I’ll Fight For Me
3. I Pay For You
4. Woman Blues (A Little Tribute To Buddy Guy)
5. Baby Song
6. Mary, The Dream
7. Love Me Baby!
8. Impressions
9. Beer! Sex! …And Fuckin’ Roll!
10. Begins The Blues

Line-up:
Roy Zappia – Vocals, Guitars
Emanuele Cutrona – Bass
Alessio Rufola – Drums

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