iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Ivalys – Lumen

La giovane band marsigliese non convince del tutto, nonostante una proposta oggettivamente valida e impeccabile dal punto di vista formale ma priva di spunti memorabili.

Gli Ivalys appartengono al novero delle band dedite al gothic metal con voce femminile e di per sé, questa come presentazione, salvo per i completisti del genere, rischia di non essere particolarmente allettante.

In effetti, per emergere in un contesto così affollato ormai non bastano più una bella voce e una buona capacità strumentale, ciò che può fare la differenza tra il ritagliarsi una fetta di pubblico affezionato ed il restare confinati nel limbo, è riuscire a comporre una manciata di canzoni che riescano a lasciare il segno.
La giovane band marsigliese fallisce in parte quest’obiettivo, nonostante una proposta oggettivamente valida e impeccabile dal punto di vista formale: dal mio punto di vista qualche traccia degna di menzione ci sarebbe pure ma, rispetto per esempio ai compagni di etichetta Azylya, manca quel pathos esecutivo che permeava il disco d’esordio della band fiamminga.
Infatti, gli Ivalys non riescono a comunicare quelle emozioni che dovrebbero essere l’obiettivo principale per chi si dedica ad un genere come il gothic metal: Jessica Donati ha vice bella ma un po’ “algida” e il periodico ricorso al growl maschile appare più l’applicazione di uno standard quasi obbligatorio che non un’effettiva necessità artistica e, in effetti, tutto il lavoro fornisce la sensazione d’essere una impeccabile rappresentazione formale di tutti i cliché del genere.
Intendiamoci, gli Ivalys hanno tutte le carte in regola per sfornare, in un prossimo futuro, un disco in grado di smentirmi e di farmi piacevolmente ricredere, anche perché Lumen, in fondo, non costituisce certo un ascolto sgradevole e lo dimostra il fatto che la valutazione finale lo colloca ben al di sopra della sufficienza.
Diciamo che, oltre alla personalità, mancano soprattutto quelle canzoni che possano restare impresse dopo un po’ di ascolti e, francamente, a parte l’opener Within Flesh e qualche passaggio azzeccato sparso qua e là, il resto della musica proposta dagli Ivalys scivola via in modo gradevole ma senza lasciare il segno.
Aspettiamo pertanto la band transalpina ad una prossima riprova prima di emettere un giudizio definitivo sul suo effettivo valore.

Tracklist :
1. Within Flesh
2. Nothing Grows
3. Haven
4. Disclosure
5. Lumen
6. As It Wanes
7. Enclosure
8. The Passengers
9. Instill Light
10. Fragments

Line-up :
Loris Guillen – Bass
Pablo San Martín – Drums
Nicolas Rey – Guitars
Jessica Donati – Vocals
Stanislas Dinnequin – Guitars

IVALYS – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP