L’ucraina Julia Bondar è una delle produttrici techno underground più stupefacenti in giro. Con questo suo nuovo ep ci propone tre tracce di techno pulsante, viva e distorta, dalle atmosfere molto oscure e possenti.
Vi sono molti elementi diversi nella sua proposta musicale che interseca anche un ricerca spirituale da non sottovalutare. Nata e cresciuta in Ucraina e ora di base a Barcellona, Julia si è avvicinata alla musica dei Prodigy e dei Chemical Brothers, per poi contrarre un amore molto forte per la techno underground, della quale ci propone la sua personale visione qui. La sua techno è buia e dai bassi scalcianti, riprende le forme e i crescendo dei suoi set dal vivo, che sono veri e propri rituali di moderno sciamanesimo.
Nei pezzi di questo disco c’è un vibrazione di fondo che riprende l’antica valenza del ritmo, là dove questo serviva per indurre stati di coscienza alterati, che è proprio quello che vuole fare Julia con I Want Forbidden che è un viaggio nei nostri desideri proibiti.
Dobbiamo lasciarci condurre per i meandri elettronici di un percorso per il quale verremo condotti da una delle migliori autrici di techno underground europee. Vortici, abissi e piazze di sinapsi ci aspettano a braccia aperte per un lavoro di alta qualità.
Nei pezzi di questo disco c’è un vibrazione di fondo che riprende l’antica valenza del ritmo, là dove questo serviva per indurre stati di coscienza alterati, che è proprio quello che vuole fare Julia con I Want Forbidden che è un viaggio nei nostri desideri proibiti.
01. Black T-Shirt
02. Talk Dirty To Me
03. Lust