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Recensione : Katla – Embryo

I Katla pubblicano un disco davvero unico e speciale, per le sue noti lisergiche, che acquistano potenza e fisicità nell’intrico compositivo

La Svart Records si prende cura dei nostri neuroni, cullandoli con dischi magnifici e sognanti, portando a galla chicche principalmente finlandesi.

I Katla sono svedesi, ma il disco è fantastico lo stesso. Dentro Embryo c’ è tutta una psichedelia che si credeva ormai perduta, quella legata al krautrock, ma anche al pop, specialmente quello svedese anni settanta che ci ha regalato grande gioia. I Katla generano straniamento, ma non sono portatori di confusione. La voce di Lisa ci guida ne labirinto psichedelico, come uno sciamano in un rituale moderno eppure assai antico, che è quello di tenerci per mano mentre stiamo varcando la porta di un’altra dimensione, dove le regole sono dettate dalla pulce e non dall’acrobata. Embryo è un caleidoscopio sonoro, una forza centripeta fortissima, un fascino irresistibile, un lungo viaggio, solo drop in però. Una delle cose che stupisce maggiormente del disco è che i giovani componenti hanno una sicurezza ed una carica psichedelica che sarebbero invidiati anche da gruppi ben più incensati. I Katla pubblicano un disco davvero unico e speciale, per le sue noti lisergiche, che acquistano potenza e fisicità nell’intrico compositivo. Ascoltandoli si comprende la scelta della Svart di pubblicarli, essendo quest’ultima un’etichetta che vive di sola eccellenza, e con dischi come questo siamo ben oltre l’eccellenza. Sinceramente una delle migliori uscite, nell’ultimo anno, nell’ambito psichedelia pesante, avendo dalla sua tantissimi punti di forza. Un disco rigoglioso e mentalmente fertile.

TRACKLIST
1. Horsehead
2. Endless Journey
3. Eat Sleep Die
4. Embryo
5. I’m Your Queen
6. Circles
7. Illusion
8. Collision
9. A Black Slimy Smooth Tongueshaped Form

LINE-UP
Nils
Johan
Lisa
Nilz

KATLA – Facebook

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