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Recensione : Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all'orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent'anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

Arriva sulle pagine di iyezine, uno dei nuovi fenomeni dell’indie rock europeo, gli olandesi Kensington con il loro nuovo album, successore del fortunato Rivals, che tanto parlare ha fatto su questo quartetto di Utrecht.
Il gruppo, passati i dieci anni di attività si appresta a dare il colpo di grazia alle classifiche del vecchio continente e non solo con una raccolta di brani studiati per entrare nel cuore dei ragazzi sparsi per le strade delle capitali, melodici, ruffiani, melanconici il giusto per lasciare che le lacrime rovinino il trucco a dolcissime teenagers.
Quarto lavoro sulla lunga distanza di una discografia iniziata con due ep e proseguita con Borders, primo album licenziato nel 2010, il secondo Vultures del 2012 e l’acclamato Rivals, uscito un paio di anni fa e che ha portato al gruppo quel minimo di successo fuori i confini del loro paese, pronto per essere amplificato dal nuovo Control, in uscita per Universal music.
La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.
Diventeranno ancora più famosi i Kensington?
Sicuramente si, Control non sbaglia un colpo, e risulta un lavoro perfetto per fare miracoli nelle classifiche di settore, anche se i brani si assomigliano un po’ tutti, il songwriting è molto scolastico e l’album decolla a strattoni per poi, in picchiata sfiorare il suolo.
Insomma : Do It Ever è un buon pezzo, Slicer e l’uso di sonorità sintetiche piace molto, risultando la traccia più bella dell’album in coppia con Regret, ispirata dal rock dei grandi Stereophonics, ma al gruppo olandese manca ancora un po’ di strada da percorrere per arrivare alle vette di Editors e Kings Of Leon, gruppi a cui evidentemente si ispirano.
Un album che farà sfracelli sul mercato rock /indie su questo non ci sono dubbi perciò, se volete essere al passo con le new sensations rock di questo inverno 2016/17, Control non può mancare nel vostro Ipod.

 

TRACKLIST

01. Do I Ever
02. Fiji
03. Slicer
04. Regret
05. All Before You
06. Sorry
07. Control
08. Rely On
09. Bridges
10. Storms
11. St. Helena

LINE-UP

Eloi Youssef – Vocals & Guitar,
Casper Starreveld – Guitar & Vocals
Niles Vandenberg – Drums
Jan Haker – Bass

 

URL Facebook
http://www.facebook.com/kensingtonband

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