“Wasteland chronicles” è il terzo album del gruppo polacco Killsorrow, e parla di un futuro apocalittico attraverso un death thrash metal con influenze post metal molto melodico e moderno, con un sentore malinconico. Le canzoni sono tutte molto ricercate e il gruppo con la sua proposta musicale punta molto in alto, e non ha paura di intraprendere i sentieri più difficili sulla mappa.
Il gruppo formato nel 2008 a Cracovia dal chitarrista Michal Sokol ha visto molti cambi di formazione fino ad arrivare a quella attuale dal 2015, che vede al suo interno musicisti che hanno suonato con gruppi come Vader, Paradise Lost, Acid Drinkers e molti altri. Infatti la cifra tecnica del gruppo è molto alta, tutti sono musicisti molto esperti e tecnici, e nulla è lasciato al caso.
I Killsorrow fanno quel tipo di metal melodico caro agli In Flames con maggiori influenze thrash, con melodie che ti rimangono in testa e quel modo di suonare vario e mai scontato. Il metal proposto dal gruppo polacco oltre ad essere moderno è qualcosa che oltre che accarezzare l’orecchio tira su anche il cuore, è un infusione di speranza nonostante parli di catastrofi atomiche e di terre abbandonate e devastate, ma ha quella forza che ti entra dentro e che non ti lascia.
I Killsorrow formano un impasto sonoro sempre in movimento e che punta all’eccellenza, e puntano molto alla dimensione dal vivo dove sono vestiti con fantascientifici costumi post catastrofe atomica in pieno stile Mad Max. il perfetto bilanciamento fra aggressività e melodia raggiunge l’apice massimo in canzoni come “Straight to hell”, vero e proprio manifesto di cosa sia questo disco.
I Killsorrow sono un gruppo che lavora molto, curando profondamente tutti i particolari in un disco notevole e che potrà piacere ai fan del metal melodico e non solo.