Frammenti di rock eterno scagliati nel deserto e portati a noi dal vento, per un album che porta lontano e che è una delle migliori sintesi possibili fra rock e pop. Forse alcuni direbbero dream pop e sarebbe una descrizione azzeccata, sta di fatto che ci troviamo di fronte ad un gran bel disco.
I pezzi sono molto ben curati ed hanno una veste molto flower power senza essere però troppo hippie.
Il suono della La Luz è un pop sognante di marca losangelina, una scena dove stanno accadendo molte cose belle negli ultimi tempi. Si rimane ammaliati dal ritmo ipnotico di queste canzoni, dove quattro ragazze fanno un surf rock pop lisergico, come una festa sulla spiaggia che si trasforma lentamente in un sogno senza tempo né materialità, una dimensione parallela, sicura e dolcissima. Tutte le canzoni hanno un qualcosa di magico, un tocco vintage e retrò non stucchevole ma sincero e convinto, che regala al disco qualcosa di più.
La voce di Shana Cleveland è quella di una sciamana che ci prende per mano nel momento in cui l’acido sale e fa andare tutto bene. Dolcezza malinconica, ma non quella davanti ad un caffè in una giornata piovosa, piuttosto quella di un tramonto su di una spiaggia californiana.
Ci sono passaggi dove le idee musicali arrivano vicinissime a quelle che avrebbe voluto possedere Brian Wilson. Melodie irresistibili per un disco che si avvia tranquillamente ad essere fra i migliori dell’anno. Dedicategli un po’ di tempo, starete bene.
ETICHETTA: Hardly Art
TRACKLIST
1.Floating Features
2.Cicada
3.Loose Teeth
4.Mean Dream
5.California Finally
6.The Creature
7.My Golden One
8.Lonely Dozer
9.Greed Machine
10. Walking Into the Sun
11.Don’t Leave Me On the Earth
LINE-UP
Shana Cleveland – guitar
Marian Li Pino – drums
Alice Sandahl – keyboard
Lena Simon – bass
3 risposte
Adesso mi calo un trip. Starò certamente meglio ascoltando ‘sto gruppaccio bandito (dead or alive)!
e cmq hanno il lor o perchè cosi suadenti e primaverili…
Appunto, dico, niente a che vedere con le tavor…