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Recensione : La Q Di Qomplotto Di Wu Ming 1

Il nuovo libro di Wu Ming 1, uno dei componenti del collettivo Wu Ming il gruppo di scrittori più amato dal giornale Libero e dai suoi lettori, è una delle migliori bussole possibili per orientarci in quel dedalo chiamato fantasie di complotto, un argomento che sta diventando molto importante nelle vite di tutte e tutti noi.

La q di Qomplotto Wu Ming 1
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Qanon e dintorni – Come le fantasie di complotto difendono il sistema

 

Il nuovo libro di Wu Ming 1, uno dei componenti del collettivo Wu Ming il gruppo di scrittori più amato dal giornale Libero e dai suoi lettori, è una delle migliori bussole possibili per orientarci in quel dedalo chiamato fantasie di complotto, un argomento che sta diventando molto importante nelle vite di tutte e tutti noi.

Il libro ha come sottotitolo una frase illuminante : Come le fantasie di complotto difendono il sistema, ed è proprio questo il nocciolo del libro, che non è solo un libro, ma come capita spesso con i Wu Ming nasce come libro per poi trasformarsi e diventare tante cose, tutte complementari. Molto consigliato tenere d’occhio il loro blog https://www.wumingfoundation.com/giap/ , da dove nasceranno rivoli importantissimi del libro, che sta già diventando rapidamente altro. La partenza è Qanon, quell’immenso gioco di ruolo che ruota intorno alle rivelazioni di Q, un uomo dell’entourage di Donald Trump che rilascia gocce di verità sui forum della estrema destra americana, e che certifica varie fantasie di complotto. Il mondo è controllato da una Cabal formata da vari personaggi che bevono l’adenocromo, il sangue dei bambini che è come il latte più di Alex di Arancia Meccanica, e che lavorano a stretto contatto con il Deep State, la versione aggiornata del complesso militare industriale di Eisenhower. Q ha il merito secondo i suoi seguaci di essere un insider che fa unire i puntini, ovvero dice cose altamente segrete che sono successe o che succederanno, come ad esempio il fatto che Hillary Clinton è stata arrestata, se non giustiziata, dalla giustizia di Donald Trump, e che quella che gira ora è un suo clone.

Già questo basterebbe a far capire il livello, che è davvero basso, ma c’è moltissimo di più. Wu Ming 1 analizza a fondo le fantasie di complotto, le terminologie che si possono usare per definirle, le loro diversità, le loro genesi e tanto altro. In questa realtà davvero difficile da definire, e che si fonde sempre più con un immaginario che non rimane tale, proprio Luther Blissett nel 1999 ( l’abito di allora di quelli che sarebbero diventati poi i Wu Ming), scrissero un capolavoro dal titolo Q, il cui protagonista era il misterioso Q un agente provocatore della Chiesa cattolica che si infiltrava fra i rivoltosi europei accelerando le loro rivolte per farle fallire, quando non li combatteva apertamente. Alcuni, e c’è un bellissimo capitolo nel libro su ciò, hanno pensato che Q di Qanon fosse una persona che trollasse ( notare come in tutta questa vicenda la maggior parte dei termini sia internetcentrica) l’estrema destra americana, facendole credere che Q fosse uno molto vicino a Trump e che descrivesse la sua lotta contro il Deep State. Ovviamente la questione è molto più complessa, e qui risiede, dormiente cone uno dei Grandi Antichi di H.P. Lovecraft, una delle questioni più importanti del libro : la realtà è al contempo più complessa e più facile di quanto appaia, dipende da quale strumenti di lavoro usi per giudicarla. E su questi strumenti Wu Ming 1 ha costruito questo magnifico libro che ha nel suo midollo il dna del Pendolo di Foucault di Umberto Eco, uno che aveva già compreso quali sarebbero stati i pericoli del complottismo moderno.

I complotti esistono e sono stati spesso scoperti come alcuni loro Q, come ad esempio Mario Merlino fascista tuttora purtroppo in attività, che si era infiltrato nel gruppo anarchico romano Circolo anarchico 22 marzo per portarli ad usare maggiore violenza e quindi ad atti come la strage di Piazza Fontana, lei sì una delle peggiori false flag della storia. Wu Ming 1 descrive le traiettorie delle fantasie di complotto che partono da lontano, dalla notte dei tempi o quasi, o almeno dalla Bibbia che in realtà è un racconto di come gli extraterrestri siano venuti sulla terra, continua con la storia dei Protocolli dei Savi di Sion, e arriva sugli schermi delle nostre amate devices, in mille declinazioni diverse ma con una linea comune : ho fatto delle ricerche, ho capito, e vi racconto come ci stanno ingannando, bastardi. Tutto così semplice ? Affatto.

Qualcuno, e non sono pochi e purtroppo in futuro aumenteranno, si alza dalla sedia davanti al computer, scende in strada e spara, spara al pizzaiolo americano satanista ed in combutta con i democratici pedosatanisti, spara agli immigrati che ci sostuiscono all’interno del Piano Kalergi grazie alle Ong finanziate dal miliardario George Soros. Bill Gates che ci vuole vaccinare tutti per metterci dei microchip sottopelle per poi massacrarci tutti per seguire il disegno mondialista della grande riduzione di popolazione. Tutte queste storture nascondono sotto il tappeto la verità : che Bill Gates e Soros, come Bezos e Steve Jobs, sono sfruttatori della peggior specie, volti di un capitalismo inumano che ha compiuto il capolavoro definitivo di essere richiesto e sostenuto dalle vittime stesse. Purtroppo le fantasie di complotto, come argomenta benissimo Wu Ming 1 seguendo un incedere rigoroso e altamente scientifico nel senso buono della scienza e non di Bassetti, servono a difendere proprio ciò che i complottisti vogliono sradicare, ovvero il sistema. Come scrive Wu Ming 1 , secondo i seguaci di Qanon e non solo, basta eliminare poche mele marce e il sistema si rigenererà magicamente, perché prima di loro si stava bene, ammesso e concesso che sia mai esistito un prima di loro, dei pedosatanisti mondialisti.
Prima non andava per nulla bene, come non andava bene prima della pandemia e come andrà forse peggio dopo, se ci sarà un dopo pandemia.

La Q di Qomplotto è uno strumento indispensabile per riuscire a capire il nostro mondo, un mondo dove le enormi potenzialità della tecnologia e della comunicazione sono usate in modo pessimo, e che vivono di preconcetti sia in Qanon che nel cosiddetto mainstream. Detto in termini musicali, l’underground è forse peggio del mainstream. Il libro è una possibile bussola per orientarsi in un ginepraio interesantissimo, io personalmente leggo più i siti e i libri complottisti che i media mainstream, che nasconde al suo interno tenebre acceccanti che intersecano la sfera personale, ovvero quell’insopprimibile sentimento di poter dire di aver capito una realtà che è in realtà assai poco comprensibile ed anlizzabile senza gli giusti strumenti ed una grande apertura mentale. Oggi tutto può essere, una foto sfocata può essere Hillary Clinton che ammazza un bambino in uno scantinato di una pizzeria di Washington D.C., o dove una delle peggio merde come Donald Trump che ha rubato i soldi ai propri sostentori ( forse una della poche cose buone che ha fatto), viene visto proprio come il suo esatto contrario : l’eroe che sacrificandosi ha salvato il mondo. Non lo ha ancora salvato ? Unisci i puntini, partecipa alle conferenze spesso pagando, e vedrai che lo sta salvando. Trump sta partecipando in incognito alle riunioni dei leaders mondiali, è il kraken che scatenerà the Storm, la tempesta che spazzerà via il male. Non male per un palazzinaro che si abuffa di junkie Food.

La Q di Qomplotto ci mostra come ogni smentita, ogni sconfitta di certe teorie non è la loro morte, ma una nuova vita, perché è il cervello alveare dei seguaci che fa vivere il tutto. Qui si mette in chairo di come alcuni ex bulli di scuola come Alex Jones fanno business come un Gates qualsiasi sfuttando le insicurezze e la paura di non capire il mondo di alcune persone che sono sperse, disgregate come cantava Rino Gaetano. Il danno più grosso, forse irrimediabile, è che non c’è più nulla di sicuro e di certo, e si arriverà che forse Wu Ming 1 ha scritto questo libro proprio per sviare le masse ( ottocentomila persone in uno stadio, che te lo dico a fare), e Wu Ming 1 non è in fondo un comunista amico delle Ong e dei negri ? Ecco. Non ecco.
Il libro non ve lo devo raccontare io, non basterebbe questo sito per colmarlo e solcare i mille pianeti che tange, ma dovete leggerlo voi, con la vostra sensibilità e con la consapevolezza dei vostri conflitti, ma soprattuto ricordatevi che avete un cervello che non ha i tasti, ma neuroni e sinapsi, per non rimanere fregati in questa immensa tempesta che è diventato, ma forse lo è sempre stato, questo mondo e questa epoca dove una pandemia ha generato qualcosa che è forse più pericoloso della morte stessa : la paura e la crescita esponenziale delle azioni guidate dall’amigdala.

La Q di Qomplotto è uno dei pochi porti sicuri, contiene miliardi di informazioni ma anche di domande, è a tratti difficile, snervante ma sempre bellissimo e stimolante, conflittuale come i veri libri sanno essere, e soprattutto non finisce a pagina 591, note e indice inclusi.

Perché il punk spesso è più mainstream di Lucio Battisti.

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