A tre anni dall’ep “Seria(l)mente” i lombardi Le Fate Sono Morte (Andrea Di Lago, Giuseppe Musto, Federico Calandra, Daniele Pezzoni, Stefano Felli) debuttano (grazie anche alla campagna effettuata su Musicraiser) con il loro primo album. Il disco, La Nostra Piccola Rivoluzione, propone dieci brani che, senza inventare nulla, mescolano alternative rock, indie rock e influenze grunge anni ’90.
Il disco prende forma a partire dal pacato muoversi di chitarra (su cui si srotola un malinconico cantato, note di violino e composta elettronica) di A Parte Il Freddo, a cui segue il nervoso colpire di Ipnotica (ritmo veloce, voce disillusa) e il morbido accarezzare dell’emotiva E’ Già Settembre (molto del lavoro è lasciato in mano al violino). Anime Artificiali, altrettanto leggera e delicata, avvolge con le sue melodie, mentre Arriva La Neve, più tirata e decisa, sfreccia fino ad arenarsi nella dolcezza de Il Limite e nei tentativi di sfondare di In Ogni Mio Sorriso. Il ronzare di chitarra di Senza Pace, infine, lascia spazio alla disillusione totale di Niente (Nondiventeremo) e al malessere della conclusiva La Storia Non Siamo Noi.
Il disco dei Le Fate Sono Morte, rimanendo ben ancorato sull’incrociare alternative rock, indie rock e influenze grunge anni ’90, scorre senza grossi intoppi, ma non entusiasma né emoziona come potrebbe. I pezzi, mettendo da parte la grinta per lasciare maggior spazio alla melodia, generano spesso, con lo scorrere dei minuti, un senso di pesantezza sempre maggiore, accentuato ulteriormente dal cantato piuttosto monocorde e statico. Insomma, le qualità e il potenziale ci sono, cosa si deve ancora fare è riuscire a trovare quel qualcosa che renda il tutto più accattivante, vivace e diretto.
Tracklist:
1. A Parte Il Freddo
2. Ipnotica
3. E’ Già Settembre
4. Anime Artificiali
5. Arriva La Neve
6. Il Limite
7. In Ogni Mio Sorriso
8. Senza Pace
9. Niente (Nondiventeremo)
10. La Storia Non Siamo Noi
Line-up:
Andrea Di Lago
Giuseppe Musto
Federico Calandra
Daniele Pezzoni
Stefano Felli