I Lesní Zvěř, band ceca con sede a Brno, sono un interessante miscuglio di sonorità: infatti, partendo da una solida base nu-jazz, si trovano elementi di elettronica, drum’n’bass, psichedelia e anche di un certo pop molto raffinato.
L’insieme di questi generi riesce a creare un’atmosfera introspettiva ed intimistica, dove si trovano sonorità più cupe all’inizio del disco per poi arrivare a suoni più rilassati. Queste poche indicazioni potrebbero già delineare abbastanza chiaramente cosa si andrà ad ascoltare in Movable Feasts, secondo album della band dopo alcuni anni durante i quali la produzione in studio è stata ferma, ma con un’attività live molto prolifica, con la partecipazione a vari jazz festival e concerti in Europa.
I brani si ascoltano uno dietro l’altro, riuscendo a non distogliere mai l’attenzione e diventano vere e proprie esibizioni di stile e tecnica: uno su tutti è Kavka Airlines, dove abbiamo una sessione di fiati suonata da Filip Nebřenský, oltre a brani dove compare la voce di Kristýna Krutská a completare il tutto; Endgame è un tentativo di conciliare la band con il drum’n’bass, riuscito in maniera ottima; la canzone Ještě je co ztratit è invece una poesia di Jan Těsnohlídek e viene interpretata proprio da quest’ultimo.
Sicuramente l’ascolto di quest’album vi lascerà incuriositi e credo anche che vi piacerà, del resto i ragazzi in questione sanno quello che fanno e l’obiettivo a mio parere è raggiunto in maniera più che soddisfacente.
Buon ascolto.
Tracklist :
1. Shoulder Blades
2. Evil Evil Eye
3. Endgame
4. Razor Ray
5. Kavka Airlines
6. One Big Soft Spot
7. Ještě je co ztratit
8. Orifice
9. Skid Marks
Line-up:
Martin Čech
Marek Steyer
Miloš Rejsek
Jiří Hradil