Secondo disco per Limone, cantautore veneto atipico con molta ironia e belle melodie.
Limone compie il suo apprendistato cantautorale suonando nella sua cameretta autoproducendosi, trovandosi poi pronto nel 2011 ad entrare in casa Dischi Soviet Studio etichetta padovana di ottima musica.
Il suo stile è molto delicato, autoironico e piacevole, Limone trova sempre la parola giusta colpendo nel segno, accompagnato superbamente da Paolo Pigato al basso, cori e batteria.
Il cantautore veneto appartiene al genere indie, non certamente al genere folk, i riferimenti sinceramente non ve ne sono, poiché Limone è molto originale, anche se innova nulla ma lo fa molto bene e ciò basta ed avanza.
Le composizioni sembrano minimali, ma in realtà hanno un mondo dentro di loro. E ci si sta bene, in questa musica di Limone e per qualche momento si riesce a ritagliarsi uno spazio per qualcosa di piacevole.
Le canzoni parlano di cose comuni ma anche di bei sentimenti e belle situazioni, in fondo Limone è un tenerone che vuole darci un po’ di tenerezza, ma purtroppo nella vita esistono anche le riunioni di condominio e quindi va tutto a puttane.
In certe cose può ricordare Tricarico (trovare qualcuno che se lo ricordi) ma è tutto meglio e Limone ha talento per davvero.
Un disco che fa star bene, che fa pensare e che lascia un po’ così, come la sigaretta di Oscar Wilde.
Tracklist:
1. Qui Lo Dito Qui Lo Lego
2. La Teoria Dei Piccoli Passi
3. Uomo Con La Chitarra
4. Capotasto
5. Se l’Amore
6. Buongiorno Domenica
7. I Cantautori Moderni Sono Morti
8. Ho D eciso Di Iniziare a Leggere
9. Cose che (ac) cadono
Line-up:
Limone – Piano, Chitarre, Voce.
Paolo Pigato – Batteria, Basso, Voce.