Basse frequenze, riverberi luminosi, una voce di donna che racconta di vite e segni sulla sabbia, un suono studiato nei minimi particolari e molto affascinante.
La storia del disco è molto particolare, e può aiutate a comprendere meglio questo suono molto particolare, che cresce nel nostro cervello come una dolce bolla che non accetta intrusioni, che porta dolcezza e suoni mastodonticamente rarefatti. Il gruppo è un trio di musicisti che appartengono anche ad altre formazioni musicali, Jonatahn Meiburg è il cantante degli Shearwater, Emily Cross e Dan Duszynski oltre ad essere stati marito e moglie sono del gruppo Cross Records.
Il deus ex machina di un certo indie americano Ben Goldberg di Badabing! Records li ha fatti incontrare e durante un tour assieme si sono piaciuti al punto di mettersi d’accordo di vedersi ogni due settimane per vedere cosa ne sarebbe uscito fuori. In breve tempo dallo scambio di materiale si passa a delle vere e proprie sessions che fanno prendere forma al disco. Nel mentre la Cross e Duszynski cessano di essere marito e moglie, ma non di lavorare al progetto Loma.
Tutto ciò si riflette sulla loro musica dove si può ascoltare una malinconia in stile trip hop davvero notevole, ma rispetto al genere citato ci sono una miriade di suoni e di situazioni davvero uniche. Il trio ha un talento fuori dal comune e ciò si riverbera sulla struttura delle loro canzoni, poiché i Loma hanno lavorato soprattutto sul suono, unità centrale sempre al centro di tutto, e qui il suono si fa totale, fisico e dolcemente terribile. Un disco di esordio di rara profondità, di una forza notevole e dalle molte bellezze.
Ci si immerge in acque dalle quali si esce che non si è uguali a prima, cambiati da un suono che è una forza soffusa di frequenze tenaci e racconti sussurrati.
ETICHETTA: Sub Pop
TRACKLIST
1.Who Is Speaking?
2.Dark Oscillations
3.Joy
4.I Don’t Want Children
5.Relay Runner
6.White Glass
7.Sundogs
8.Jornada
9.Shadow Relief
10.Black Willow