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Recensione : Lord Madness – Suicidio Fallito

Torna Lord Madness totalmente fuori controllo, e tanto meglio per noi.

Dopo Suicidio, Maddy torna per raccontarci cos’è successo dopo che la morte non l’ha voluto. Grandi strumentali e un incedere maestoso per questo rapper davvero notevole, che disco dopo disco si conferma, se non il migliore, almeno uno dei più validi rapper tricolori. Seguendo più o meno il filo del concept album, si parte da una intro che ben ci illustra cosa ci aspetta. Non finirà bene, qui si parla di pazzia, disagio, cazzi e fighe, droga e banale vita. Le basi sono molto belle, e nella traccia Like Me la produzione è del ligure N’Drew, produttore di buona qualità. In certi brani si sfiora apertamente il capolavoro, fra tutte Madycartoonia veramente incredibile, o il primo singolo Crazie. Lord Madness non è mai ovvio o scontato, mai commerciale e facile, a volte urta ma raggiunge sempre lo scopo. In pratica Lord Madness ci racconta le avventure del suo alter ego, ma è davvero un altro da se stesso, o è sempre lui ? Il viaggio è lungo e variegato, e al vostro arrivo potreste essere presi a calci, oppure raggiungere il satori ed impiccarvi ridendo. Questo disco riempirà le vostre casse, senza perdersi tanto in distinzioni fra underground e mainstream, questo è Lord Madness, categoria molto a parte . Quando ci si immerge in un disco come Suicidio Fallito bisogna capire che fondamentalmente la pazzia è un sentire comune, perché tante cose che canta Lord Madness le abbiamo vissute, magari non le abbiamo raccontate. Quindici tracce ematiche più una bonus track, Giorni Cattivi, che vi farà piangere, una sincerità da far paura, senza maschere o filtri, semplicemente Maddy.

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