Otto pezzi di punk-rock schietto e diretto sono la proposta dei parigini Louis Lingg and the bombs,gruppo che non fa mistero della propria appartenenza politica gia’ dal titolo dell’album che suona eloquente come un manifesto programmatico.
I nostri prendono il nome dall’anarchico tedesco Louis Lingg,vissuto nella seconda meta’ dell’ottocento.
Prima di questo ascolto non conoscevo il suddetto personaggio,ma,spinto dalla curiosita’, mi sono documentato venendo a conoscenza di una di quelle esistenze degne di essere vissute; vi consiglio vivamente di fare lo stesso.
Ma torniamo alla band in oggetto,il primo nome che mi e’ sovvenuto ascoltandoli e’ stato quello degli X-ray spex (sara’ per la voce della cantante July Hate),tanto che non guasterebbe la presenza di un sassofono impazzito come quello che caratterizzava il il gruppo capitanato da Poly Styrene.
Fra la canzoni che compongono l’album,tutte su livelli piuttosto levati, spicca “La manteuse”, per distacco, il mio pezzo preferito.