Chi sia David Bowie tutti lo sanno o forse credono di saperlo.
Sicuramente tutti ne riconosciamo le qualità artistiche, nel senso più profondo del termine..
Luca Scarlini ci presenta la più nota creazione dell’artista, parole sue.
Inizia con un tono da fan disperato per la dipartita del suo idolo ma piano piano diventa qualcosa di più!
E’ preciso, credibile e soprattutto interessante!!
Come il suo beniamino, accende molti riflettori sulla vita artistica e personale di David Bowie e ci fa venire la voglia di riascoltare tutti i suoi dischi, di rivedere le sue performance, insomma ci butta addosso una buona dose di rimpianti per quello che avremmo potuto vedere e sentire e ora forse non potremo fare più..
Ci fa riflettere, Luca, sulle influenze che hanno ispirato l’artista e, sopratutto, su tutti gli spunti che lui ha dato alla musica, all’arte , alla comunicazione, alla moda, alla cultura, dagli anni 70 in poi.. anzi soprattutto poi se pensiamo che, come tutti i grandi artisti, continuiamo a ritrovarcelo tra i piedi, con tentativi non sempre azzeccati, da parte di “artisti” contemporanei…(le virgolette sono d’obbligo…).
Forse l’eredità di Bowie non la comprenderemo mai definitivamente, e forse è meglio cos,ì ma se ascoltiamo l’ultimo album dopo aver letto questo libro ne avremmo un indizio marcato. Ziggy Stardust è un passaggio fondamentale nella carriera di Bowie, e forse è il carattere che amava di più. Il duca è stato una delle poche vere icone della musica popolare a fare un qualcosa di vicino all’arte, o almeno a provarci. Non sapremo mai completamente cosa volesse comunicarci e forse il suo disegno è così grande che dovremmo soltanto sederci ed ascoltare.