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Recensione : Lucynine – Amor Venenat

Lucynine - Amor Venenat // Un disco di livello superiore per un musicista di grande caratura e grandissima volontà, che ci fa navigare in acque agitate e poco conosciute, nere eppure bellissime.

Lucynine - Amor Venenat
Lucynine – Amor Venenat

Debutto discografico per Lucynine, la creatura musicale di Sergio Bertani, un musicista che riesce a fare musica in maniera totale.

Il progetto è attivo dal 2013, ma come tutte le cose che crescono piano piano come in un’opera alchemica, il debutto arriva dopo il tempo necessario e ne è valsa molto la pena.
Il disco è basato sul concetto dell’amore in tutte le sue forme, gioie e disgrazie. Sergio ha concentrato moltissime cose in questo disco, sia musicalmente che a livello di testi.

La prima cosa che colpisce in questo lavoro è l’assoluta varietà della musica, moltissimi stili diversi che vengono usati a seconda delle occasioni, soprattutto per descrivere situazioni e stati emozionali.

Troviamo momenti metalcore, black metal, indie, pezzi di ottimo nu metal ; il tutto potrebbe essere, e lo è stato, etichettato come metal d’avanguardia ma sarebbe veramente pessimo dargli questo titolo. Amor Venenat è una bestia musicale pulsante e viva, strapiena di vita e di morte che vanno pari passo, con una ricchezza musicale di altissimo livello.

La migliore maniera per accostarsi a questo disco è quella di prenderlo come un libro, scorrere le pagine che sono le canzoni e lasciarsi trasportare, come si dovrebbe fare sempre. Non c’è salvezza o consigli pratici, l’amore è un pozzo senza fondo di bellezza e schifezze, e qui Sergio ce le descrive tutte, e sono tutte vissute, perché l’amore è prima di tutto tossico, è un veleno e lo sappiamo benissimo, sia esso quotidiano o una passione breve e violentissima. Su tutto il disco aleggia in maniera molto potente lo spirito dei Type O Negative e di Peter Steele, che di passioni ne sapeva qualcosa.

Infatti l’unico rifacimento presente nel disco è Everyone I Love Is Dead, rifatta in maniera sinuosa e potente, con grande rispetto per il gruppo newyorchese e per quello che veicolava. Musica che va in ogni direzione, un disco concepito e suonato molto bene, con il cuore e con il cervello, con grandi ospiti come il doppiatore Dario Penne nel pezzo Anthony Hopkins, di cui lo stesso Dario è doppiatore italiano, ed è un pezzo da brividi.

Meraviglioso è l’intervento di Gianna Coletti in Tutto Il Male del Mondo, una traccia immensa e bellissima tanto quanto è tenebrosa e cattiva.

In sostanza un disco di livello superiore per un musicista di grande caratura e grandissima volontà, che ci fa navigare in acque agitate e poco conosciute, nere eppure bellissime.

Track List
1 Family (feat. Grazia Migneco)
2 Nine Eleven
3 Vetyver 717 (feat. Gianna Coletti)
4 Charlie’s Got Blue Eyes
5 Things I’ll Never Know
6 Apostasia
7 White Roses
8 Anthony Hopkins (feat. Dario Penne)
9 Roma Blue
10 Tutto il Male del Mondo (feat. Gianna Coletti)
11 Everyone I Love Is Dead
12 Heartectomy
13 200335310818

Etichetta Label: Inverse Records

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