Il ritmo cadenzato di Brutti Sogni, avvolge con la sua delicatezza, introducendo il più tagliente, teso e cupo crescere di Un Altro Tempo, sorta di bufera sonica che lentamente si alza sopra le nostre teste (nel finale). Via Stalingrado gli si contrappone con la sua morbida e ordinata compostezza mentre l’altrettanto pacata (ma in evoluzione sul finire) Rockstar, introduce l’affascinante scorrere di Santa Monica e il sofferto svilupparsi di Storia Di Una Corsa (strofe soffocanti, ritornelli ariosi). Come Quando, infine, più distesa e rilassata (nonostante l’amarezza di fondo che la pervade), apre al coinvolgente gridare di 3 e 40, lasciando che a concludere siano le lente melodie di Case e il breve e intimo accarezzare di Domani.
Federico Braschi e Alberto Amati, pur mescolando insieme svariate influenze (da Capossela a Guccini, da Dente ai Saluti Da Saturno), riescono comunque a far emergere una propria personalità precisa. Un disco che rielabora i grandi cantautori italiani mostrando originalità e idee. Un debutto degno di nota.
Tracklist:
01. Brutti Sogni
02. Un Altro Treno
03. Via Stalingrado
04. Rockstar
05. Santa Monica
06. Storia Di Una Corsa
07. Come Quando
08. 3 e 40
09. Case
10. Domani
Line-up:
Federico Braschi
Alberto Amati