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Recensione : Luke Von Fuzz – Lucifer

Luke ha un cosmo molto interessante nel suo cervello, e Lucifer è solo una parte del tutto, una musica che regala la sceneggiatura di un film al nostro cervello, dove le tenebre suonano, e la luce entra più gelida del ghiaccio.

Lucifero, il Diavolo, Satana o come volete chiamarlo è in realtà il più grosso transfert della storia.

Il diavolo è dentro di noi, siamo noi quel demone che ci cannibalizza da sempre, cercando di farci fare ciò che non vogliamo, o dando sfogo alle nostre più intime aspirazioni che sono forse peggio dei nostri peggiori incubi. Il Lucifer di Luke Von Fuzz, cantante e tastierista dei Satori Junk, è la traduzione notturna dei nostri incubi quotidiani, un lungo viaggio elettronico nel nostro subconscio, il nostro vicino di casa. Tre pezzi che sono tre abbandoni junghiani, una non spiegazione delle nostre necessità puntualmente disattese da quella pozza fradicia che è la vita. Luca è un musicista con molte idee e tutte interessanti e come ogni bulimico musicale ha molto da fare e tanto da dire, e questo è il suo progetto più intimo. Il disco è un lungo viaggio, molto ben orchestrato, tra conigli neri e barriere di Milano, grand guignol e fermate dell’autobus su Marte. In questo frangente è l’elettronica a coadiuvare Luca, anche se non è elettronica in senso stretto perché è suonata in maniera molto cinematografica e rock and roll se volgiamo, con un ampio respiro e senza quei compiacimenti degli elettronici. Luke ha un cosmo molto interessante nel suo cervello, e Lucifer è solo una parte del tutto, una musica che regala la sceneggiatura di un film al nostro cervello, dove le tenebre suonano, e la luce entra più gelida del ghiaccio. Un’ottima prova per un musicista che ha molto da dire e nessun pregiudizio.

TRACKLIST
1. I
2. II
3. III

LINE-UP
Luke Von Fuzz – Everything

LUKE VON FUZZ – Facebook

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