Ascoltare i Magnolia Caboose Babyshit è un po’ come immergersi in uno stagno melmoso e, cominciando a sguazzare nella fanghiglia, scoprire che la cosa è tutt’altro che spiacevole. E’ innegabile infatti che per poter godere appieno della musica proposta da questo quartetto di degenerati sia d’obbligo “sporcarsi le mani”, fare i conti con i segreti più reconditi del nostro inconscio e voler godere di piaceri ai più sconosciuti.
Se già con l’omonimo lavoro precedente i nostri proponevano la loro ricetta di sudore e lacrime con questo nuovo album focalizzano ancor meglio il bersaglio sparandoci diritti in faccia nove pezzi di difficile fruibilità ma dal gusto peccaminosamente allettante.
Il compito di dare il via alle danze è affidato a Feynman’s Topless Bar un brano nel quale traspare l’animo più punk di una delle band attitudinalmente più punk che la storia ricordi, i Cramps; il percorso continua con la tortuosa e cattiva He Man, She Raw e con la tirata Superdrago un pezzo che di bello non ha solo il titolo. Ma la mattanza non è che agli inizi, l’ascoltatore deve ancora farsi carico di altri brani dall’alto contenuto di scorie tossiche tipo 777, Magicabus! che pare un’ideale anello di congiunzione fra le due esperienza caveiane dei Birthday Party e dei Bad Seeds; oppure le atmosfere roots malate alla Gun Club di Hikikomori Sun per chiudere con un pezzo che farebbe pensare a Monsieur Jeffrey Evans di non aver scritto canzoni invano vale a dire la conclusiva Meat For Maggots.
Certo la ricetta della band non è certo di facilissima digeribilità ma statene certi in quanto ad aromi difficilmente potrete assaggiare qualcosa di più gustoso e speziato. All’ascolto dei Magnolia Caboose Babyshit da lassù, o forse sarebbe meglio dire da laggiù, Lux Interior e Jeffrey Lee Pierce certamente non posso che sorridere con benevolenza.
TRACKLIST
1) Feynman’s Topless Bar,
2) He man, She Raw,
3) Bad Mioche,
4) Superdrago,
5) 777, Magicabus!,
6) Hikikomori Sun,
7) Bent,
8) God Bless Darwin,
9) Meat For Maggots
LINE-UP
Giovanni Belelli – Vocals/Guitar, Luca Piccinini – Guitars, Michela Guzzini – Bass, Michele Prosperi – Drums