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Recensione : Manges – All Is Well

Dopo decine di sette pollici e tre dischi su lunga distanza, migliaia di concerti, gli spezzini rockeggianti sfornano un disco al di sopra delle aspettative.

Personalmente mi stupisco sempre di quanto passino sotto silenzio per i più, i magnifici dischi dei Manges.

Dopo decine di sette pollici e tre dischi su lunga distanza, migliaia di concerti, gli spezzini rockeggianti sfornano un disco al di sopra delle aspettative. Alla produzione troviamo un certo Hervè Peroncini, di quei PeaWees che si ostinano a regalarci sempre gioie pure loro.
Questo disco è forse il più do it yourself della loro carriera, dato che se lo sono autoprodotto e tale passo è stato reso necessario dall’avere il pieno controllo sulla propria opera.
Hervè ne tira fuori il meglio e direi che All is well è forse il migliore dei loro dischi, rock and roll con una punta di pop punk che rende migliore il tutto.
Il disco dura 22 minuti e sono 22 minuti di gioia, ricordi e melodie.
I Manges sono uno di quei grandi gruppi usciti da Las Pezia, fucina di band con il rock nel cuore e con grandi idee in testa. La città sarà anche piccola e provinciale, come Genova d’altra parte, ma produce da anni ottime cose e grandi concerti. E la dimostrazione è questo disco, un concentrato di gioia e divertimento con un retrogusto di juvenile deliquent che non guasta mai.
Nella vita mi basta poco per essere felice, una birra media e il disco dei Manges.

Tracklist:
1. Crocodile in my head
2. My bad
3. Plan honolulu
4. Love is a disease
5. Panic at the ice rink
6. Don’t screw up the formula
7. Don’t bet on me
8. I tried to die young
9. Topolinia
10. Secret agent super dragon
11. I just wanna make you cry
12. Lone commando (all is well)

Line-up:
Mass – Basso
Manuel – Batteria
Mayo – Chitarra
Andrea – Chitarra, Voce

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