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Recensione : Maquina – Prata

Maquina: un gruppo originale e pieno di musica interessante e sempre in continuo movimento, una conferma nettissima dopo un buon debutto.

Nuovo disco del trio di Lisbona Maquina, dal titolo “Prata” in uscita per Fuzz Club.

I Maquina sono al secondo disco e propongono una interessante miscela di rock ed elettronica, tra rave e palchi, con soluzioni prettamente strumentali molto valide. “Prata” si snoda fra giri di basso che catturano l’ascoltatore, distorsioni spaziali, echi e riverberi che si pezzano all’improvviso per poi dilatarsi ulteriormente, e tutto ciò si può ascoltare nel loro singolo “Denial”, che racchiude molto bene la loro poetica musicale.

Le canzoni dei Maquina sono vortici, sirene che ti prendono la mente, con un basso geometrico che muta in continuazione e musica che si espande sempre, attraverso anche alcuni elementi di kraut rock, ma soprattutto rumore in dilatazione, come i gas nell’universo. “Prata” si può sia ascoltare che ballare, lasciarsi semplicemente avvolgere o portare in giro nella notte. Ci sono parole in queste tracce, ma appaiono lontane e sfocate, non tanto in secondo piano quanto all’interno di un insieme più grosso che non le vede preponderanti.

Il gruppo portoghese riprende e amplia i fasti di certo electro rock dei duemila, facendolo molto meglio e con maggiore profondità, infatti saranno in tour con gli A Place To Bury Strangers, ma attualmente sono meglio di loro, e ascoltando questo disco lo capirete.

Inoltre tutta la struttura del disco è studiata per essere trasposta su di un palco, per far ballare e portare lontano. Un gruppo originale e pieno di musica interessante e sempre in continuo movimento, una conferma nettissima dopo un buon debutto.

Maquina

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