A cinquant’anni dalla stesura di queste righe i governi mondiali avranno avuto un’ulteriore involuzione repressiva e bigotta, con conseguente messa al bando di punk, metal e tutta una serie modi di vedere e vivere la vita.
Ogni nazione europea, però, lascerà un’enclave al suo interno con il compito di fare da sfogatoio per chi a quei modi di pensare e vivere non vuole rinunciare, salvaguardando così l’integrità morale (in realtà solo una gestione più agevole dell’ordine pubblico da parte del potere) del resto della nazione. In Italia a questo scopo è stata scelta Venezia Metal, sorellastra malmessa di Venezia Mestre, rimasta interamente sotto il controllo dello Stato italiano. A causa del degenerare del cambiamento climatico, Venezia ha visto un ulteriore innalzamento delle acque lagunari, che sono arrivate a sommergere completamente i primi piani dei palazzi; si accede alla propria abitazione entrando dalla finestra e per spostarsi in città si cammina sui tetti.
Quale posto più adatto a far da richiamo per punk e metallari, reietti ingestibili, e tenerli lontani dalla popolazione a modo?
.
In questo contesto Gianni, fratello del cantante e chitarrista di uno dei gruppi emergenti che va per la maggiore sembra avere l’occasione di provare la sua scalata alla gloria metallica, ma qualcosa di più grande, di più ferino, e che tingera’ pesantemente di horror occulto questa storia, sembra volergli mettere i bastoni tra le ruote.
1 Comment
Massimo Argo
Posted at 17:42h, 30 AgostoBella recensione per un libro interesantissimo, che porta anche una notevole ricerca sul significato del metal stesso. LIbro che poi rispecchia anche un pò la fertile scena metal hardcore veneziana e veneta.