Nuovo disco per Marongiu & i Sporcaccioni, gruppo punk rock che canta in dialetto bisiaco, parlato fra l’Isonzo e il triestino. Il gruppo è attivo dal 2004 è ha sempre avuto un forte seguito nella propria zona, dato che sentire un punk rock di questo livello cantato nel tuo dialetto è una grande gioia.
Il dialetto bisiaco è un tipo di dialetto veneto con forti influenze triestine e slovene, parlato nella Bisiacaria, un’area che si sviluppa fra l’Isonzo e il golfo di Trieste. In questa zona dove in molti parlano questo dialetto Marongiu & i Sporcaccioni nascono come gruppo rock blues, per poi virare verso il punk ma rimanendo ben fedeli alle loro radici. Con questo nuovo disco in uscita per Boogie Records ed intitolato “Welcome to Bisiacaria” è un racconto fedele e fortunatamente molto scorretto della vita quotidiana, fra furgoncini, vino e lavori di merda, il gruppo racconta le nostre vite con un punto di vista molto ironico e tagliente.
CI sono pezzi come “No capir” che raccontano meglio di tanti libri o film cosa ci sia dietro le vite da social, e di come questo mondo giri intorno alla mona, nel bene e soprattutto nel male. Marongiu & i Sporcaccioni sono i ragazzi del bar che fanno musica nel tempo libero, e che hanno i nostri problemi, ma li sfogano raccontando la vita di provincia attraverso una musica davvero piacevole e che ti rende leggero, nel senso che parla di cose che chi ha vissuto e vive in provincia vede ogni giorno.
Certamente qualcuno potrebbe inizialmente storcere il naso pensando ecco un altro gruppo che vuol far ridere cantando in dialetto, noi qui a Genova abbiamo uno dei peggiori gruppi in tal proposito, ovvero i Buio Pesto davvero pessimi e nemmeno simpatici, Invece i Marongiu & i Sporcaccioni sono di un altro livello, sia musicalmente che come testi.
Tutti i pezzi sono belli, ma ci sono autentiche perle come “Via Romana” che racconta benissimo cosa siano stati a Trieste gli anni del punk hardcore, perché la musica passa ma la pazzia rimane, e non siamo tutti Henry Rollins, anzi. “Welcome to Bisiacaria” si può annoverare fra quei dischi che raccontano una provincia in particolare, ma c’è più di quello, dato che sia come musica che come testi sono di ottimo livello, e il risultato è un disco che si fa ascoltare e riascoltare, e il dialetto non è qualcosa che lo penalizza ma è un elemento che lo valorizza maggiormente e ogni frase ha il suo perché. Un gran bel disco, molto godibile e sena tante menate moderne che fanno tanto corretto.
Perché basta un bar e i Marongiu & i Sporcaccioni.