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Recensione : Mastercastle – Enfer (de La Bibliothèque Nationale)

Con questo stupendo ultimo lavoro i Mastercastle raggiungono l'apice della loro pur notevole discografia.

Era solo questione di tempo e il capolavoro sarebbe arrivato, troppo talento al servizio della band e, infatti, questa volta non ci sono dubbi di alcun tipo sul valore di questo Enfer, ultima fatica dei Mastercastle di Pier Gonella.

Fondati nel 2008 dal chitarrista, con l’aiuto della splendida vocalist Giorgia Gueglio, il gruppo ligure, aveva già dato dimostrazione delle sue potenzialità con “The Phoenix”, esordio risalente all’anno successivo, portando alla ribalta l’heavy metal della band, supportato da ritmiche power e solos neoclassici del funambolico chitarrista.
Da quel primo album in poi la band non si è più fermata e gli altri tre album (“Last Desire”, “Dangerous Diamonds” e il più recente “On Fire”) dimostravano la crescita del combo ligure, arrivata con Enfer a livelli altissimi completando la triade tutta italiana di band guida del movimento insieme a Vision Divine e Labirynth.
Non è un caso che l’album di definitiva consacrazione per i Mastercastle band arrivi con la firma per Scarlet Records, etichetta di spicco del metal nazionale, andando a formare un’accoppiata che non potrà che essere vincente.
Il nuovo album, che esplora a livello concettuale il fascino del “segreto”, simboleggiato dalla raccolta dei libri proibiti racchiusa nella biblioteca di Parigi, risulta così un lavoro monumentale, prodotto benissimo, che vanta dieci perle di metal classico rivestito di modernità nei quali la deliziosa voce di Giorgia Gueglio gareggia in bravura con i propri compagni di viaggio, grazie al classico contrasto tra il tono ipermelodico della vocalist, la sezione ritmica potente ed il chitarrismo debordante dell’axeman ligure.
Con l’ingresso di Francesco La Rosa al drumkit, una devastante piovra ormai a suo agio con il partner ritmico Steve Vawamas, e con l’aiutino di Andrea De Paoli (Labyrinth,Vision divine) alle tastiere, l’album vive di un metallo maturo, elegante, straordinariamente interpretato da tutta la band, enorme dimostrazione di forza di quattro talenti indiscutibili che in questo lavoro raggiungono l’apice della loro discografia, regalando brividi ad ogni passaggio; Enfer va in costante crescendo, ascolto dopo ascolto, fornendo l’impressione che non finiremo mai di scoprire nuove sfumature, note “segrete” che compaiono puntualmente ogni qualvolta vogliamo farci travolgere da quest’opera affascinante.
Pochi fronzoli e tanto metal, i Mastercastle per farci sognare usano più la spada che il fioretto, ma sono spadaccini che colpiscono con un’eleganza straordinaria, lasciando che la Gueglio richiami tutte le vocalist di genere all’ordine e Gonella ci strabili con solos ora neoclassici, ora più metallici e ritmiche da power band.
Per i primi sette brani è uno spettacolo ascoltare la band, che impazza tenendo la tensione altissima, solo smorzata dalla bellissima ballad Behind the Veil, che giunge dopo canzoni magnifiche come The Castle, Naked, Pirates e la title-track.
In Venice, i maestri Mastercastle ci danno lezione di hard rock, per proseguire il programma di studi con la strumentale e malmsteeniana Coming Bach, che chiude il lavoro consegnandoci una band inappuntabile ed un album che entra come un treno nella playlist di questo (per il metal nazionale) anno di grazia 2014.
Imperdibile.

Tracklist:
1. The Castle
2. Let me out
3. Naked
4. Pirates
5. Enfer
6. Straight to the Bone
7. Throne of Time
8. Behind the Veil
9. Venice
10. Coming Bach

Line-up:
Giorgia Gueglio – Vocals
Pier Gonella – Guitars
Steve Vawamas – Bass
Francesco La rosa – Drums

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