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Recensione : Max Manfredi – Dremong

Dal sostegno popolare nasce questo disco figlio dell'insoddisfazione e del disagio che uno sguardo lucido ha verso questa vita.

Nuovo album per uno dei più originali cantautori della scena musicale genovese.
Attivo fin da piccolo, Max Manfredi è una persona che, mossa da curiosità musicale, si è cimentato in molti campi, dalla musica tradizionale ligure alle collaborazioni con Fabrizio De Andrè, che lo vedeva assai bene, ed ha sempre colto l’essenza della musica e delle cose.

Pochi hanno un’esperienza ed una versatilità vasta come la sua; Dremong è un disco nato grazie a 201 appassionati che hanno finanziato il disco su Musicraiser.
E’ sintomatico del mercato musicale il fatto che un nome come Max Manfredi non riesca a trovare un’etichetta disposta a pubblicarlo, ma forse alla fine tutto ciò si rivela un vantaggio, poiché in questo modo l’artista ha il controllo totale della sua opera.
Dal sostegno popolare, quindi, nasce questo disco figlio dell’insoddisfazione e del disagio che uno sguardo lucido ha verso questa vita.
Max è uno spirito antico, veramente genovese e ligure, che osserva il mondo da una terra che davanti ha il mare e subito dietro le colline, e lo spazio per vivere non è molto.
La trasversalità è la protagonista del disco, con molti registri e stili dalla musica tradizionale ligure ed europea, con un’impalcatura prog che comunque Max Manfredi possiede, anche in ragione del fatto che la musica antica è vicina al progressive.
Le quattordici canzoni sono altrettante storie e poesie, raccontate in una guisa di cui solo Manfredi è capace e quindi, i paragoni, sono impossibili da fare.
Le parole qui contano e non vi può essere una fruizione veloce ed insensibile del disco, quanto una grande attenzione per tutto ciò che succede al suo interno, dove sono racchiuse autentiche perle come Sestiere del Molo o Le Castagne Matte, una delle più belle canzoni sulla Resistenza mai scritta.
Max è qui e vi conviene ascoltare cosa ha da dire.

Tracklist:
1. Intro
2. Dremong
3. Disgelo
4. Diadema
5. Notte
6. Finisterre
7. Rabat girl
8. Piogge
9. Inutile
10. Sangue di Drago
11. Il Negro
12. Sestiere del Molo
13. Anni 70
14. Le Castagne Matte

MAX MAFREDI – Facebook

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