iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Melville – The New Zero

Nulla è perduto lungo le mille strade che incrociano Portland, specie per tale quartetto che si specializza in un lucente indie rock connaturato con il country. La loro personale visione si diffonde a partire da questo energetico primo album all'insegna della potenza melodica.

Melville – The New Zero

C’è questa band musicale di nome Melville che decide di uscire allo scoperto con un’autoproduzione dopo ben due anni di lavorazione e a 10 giorni dalla pubblicazione dell’album ,”The New Zero”, un 12 tracce, decido anche io di tirare fuori qualche parola dopo averli ascoltati.

E’ un’estate caldissima e stare in casa a raffreddare come un prodotto da frigorifero (un prosciutto, dello yogurt, maio-maio-nese?) non mi va affatto, ed è per questo che ne approfitto per uscire chiedendo un passaggio ai Melville, che mi paiono muoversi su di un moderno e confortevole pick-up lungo le strade americane, sole o pioggia che sia, creando un fresco solco musicale nella bollente atmosfera, prendendo a iosa aria non condizionata, che sempre fa bene alle teste, ed avvicinandomi insieme a loro ad un realismo di panorami statunitensi essenzialmente on the road.

La miscela sonora dei Melville coniuga il potente ed onesto vocalismo di Ryan T. Jacobs, anche autore dei testi, alla ottima band che lo sostiene. Ne scaturisce un suono marcatamente a stelle e strisce, in effetti sono di Portland i ragazzi, che oscilla tra la ritmica rock, inglobando certo alt-country, e il pop punk. Il suono della band ruota una meraviglia e si fa compagno della voce, non solo lo assiste e lo accosta, ma si eleva a coprotagonista lungo la scia melodica, come se il gruppo avesse deciso di costruire le proprie liriche puntando sulla voce del cantante e di conseguenza diventare suo affilato moschettiere: e la cosa è davvero notevole!

Registrato con Gregg Williams (The Dandy Warhols, Sheryl Crow, Blitzen Trapper) e masterizzato da Paul Gold (The War on Drugs, Bear Grizzly), l’espressività è valorizzata in modo egregio, forse troppo, quasi da riuscire stucchevole, poiché affiora un vago senso di appiattimento che alla lunga potrebbe stancare, forse per la troppa energia al calor bianco immessa? Però immagino dal vivo i Melville, chissà quale grande slancio proteico possono generare, si sente che ne hanno le capacità: e questa è un’altra nota positiva!

Si percepisce che le canzoni sono strutturate a maglia stretta, cioè, oltre ad essere grintose e ben figurate, soffrono di rocciosità che le rende poco penetrabili, in modo simile alla calura estiva da cui si cerca di evadere; a mio avviso, la voce del cantante è troppo in primo piano e seguendo le sue piroette, i vocalizzi dal tono “melodrammatico”, a volte prolissi, la musica si trasforma, occhieggiando segnatamente ad un tipico prodotto AOR… pur giocando ed intersecandosi ormai naturalmente in ogni passaggio con l’ottimo suono vivace, spigliato, intenso e godibilmente elettrico della band. Eppure la voce non sarebbe male, e non lo è, ha però un piglio esasperante.

Invece il pezzo numero 11 “Einleitung” è una vera chicca che scioglie ogni dubbio circa la creatività della band, ma in questo caso il cantante non canta: direte mica che sono troppo cattivo? Ahimè! Ma ciò non vuol dire che a voi non possa piacere. Nel complesso è buona musica per viaggiare, lisci come l’olio, ed emergono episodi ben riusciti: “Televised”, “Headache”, “Forked Tongue”, ad esempio.

L’ascolto non è certamente tempo perso: fine young music!

TRACKLIST
1. Televised
2. Heart
3. Amnesia
4. Claws Out
5. Escape Plan
6. WDYK
7. Pickup Artist
8. War
9. Pics / Lies
10. Headache
11. Einleitung
12. Forked Tongue

LINE-UP
Ryan T. Jacobs – Voce, Testi
Ryan Aughenbaugh – Basso
Dan Bacon – Chitarra
Juan Felipe – Batteria

VOTO
7,45

URL Facebook
https://www.facebook.com/melvilletheband/

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Bachi da pietra - Accetta e continua

Bachi da pietra – Accetta e continua

I Bachi da pietra,  a 3 anni circa dall’estroverso e diretto Reset, spianano la strada alla loro visione ultra rock (comunque ultra) col nuovo Accetta e continua.

Noysira

Noisyra – Wound

Noisyra, aka Pam Salvati, affonda la lama creativa affrontando un nuovo capitolo musicale in capo alla propria versatilità.

Cronaca Di Una Favola

Credevamo alle favole quando le vivevamo, poi le favole hanno lasciato il posto alla concretezza dei bisogni e all’intorpidimento dell’età adulta…..

Ora O Poi

Pensieri ed Emozioni di Bob: Ora o poi #pensieri.