Ecco un album che, secondo il mio parere, riesce ad essere originale, fresco, con un approccio alla materia che va al di là dei soliti clichè per offrire qualcosa di, se non proprio originale, perlomeno poco standardizzato.
I Mind Control arrivano da Pescara, firmano per Revalve e dopo vari assestamenti di line-up licenziano questo ottimo esordio dal titolo Heptagon.
La band abruzzese non manca di inserire nella struttura dei brani elementi riconducibili ad un metal moderno con elementi core ma la differenza la fanno la voce pulita, bellissima e classicamente power/prog, di Simone Grifone e le spettacolari tastiere di Francesco Di Giandomenico.
Ci troviamo al cospetto di un ottimo prog metal, dove sfuriate death/thrash si alternano a momenti più modernisti e in qualche caso, come nella spettacolare The Civilization, il gruppo si lascia andare a divagazioni jazz/fusion, convalidando l’impressione d’essere al cospetto di musicisti completi e con un background di altissimo livello.
Una produzione ottima aiuta non poco ad apprezzare la marea di note che la band riversa in questi otto stupendi brani, nei quali non esiste attimo che non sia perfettamente inserito nel contesto dell’album; nulla appare forzato,tra fughe strumentali appassionanti e momenti a più ampio respiro.
Ottima l’alternanza delle due voci, il growl di Simone Evangelista affianca perfettamente le clean vocals, ergendosi a protagonista quando i Mind Control decidono di dar battaglia con mazzate death-thrash dall’impatto devastante; la sezione ritmica composta da Luca Nicolucci alle pelli e Marco Tomassetti al basso risulta devastante e tecnicissima, e asseconda in modo perfetto l’ecclettismo delle song e la voglia di stupire intrinseca nella band abruzzese, senza dimenticare il buon lavoro alla sei corde di Massimo Boffa, fondatore della band insieme al batterista, che oltre ad essere protagonista di ottimi solos funge da vero e proprio collante del sound.
Dopo Zero, intro fatta di tastiere futuriste, l’ascoltatore di turno verrà così travolto da una musica che non ha un attimo di tregua, costantemente mutevole, testimone del passaggio di una buona fetta del metal di questi tempi e sapientemente arrangiato dalla band in modo originale; alla già citata The Civilization, aggiungerei, senza nulla togliere alle altre song, Visions e le conclusive Utopia e Seven, spettacolari brani portatori del verbo dei Mind Control.
Senza dubbio un ottimo esordio per una nuova band dalle smisurate potenzialità.
Track list:
01. Zero
02. Visions
03. Memories
04. The Civilization
05. Heptagon
06. The End of Everything
07. Utopia
08. Seven
Line-up:
Simone Evangelista – Vocals
Simone Grifone – Clean Vocals
Massimo Boffa – Guitars
Marco Tomassetti – Bass
Luca Nicolucci – Drums
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