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Recensione : Mindcrime – Checkmate The King

Consigliato a tutti gli amanti dell'heavy metal tradizionale di scuola statunitense, l'esordio dei Mindcrime è un prodotto senza dubbio all'altezza della situazione.

Mindcrime – Checkmate The King

Ogni metallaro che si rispetti, nel leggere il nome di questa band, non può che essere tornato con la mente ad uno dei lavori più belli di sempre nel genere, riconosciuto da tutti (anche da chi abitualmente non ha nelle sue priorità d’ascolto il metal classico) come un capolavoro epocale: “Operation: Mindcrime” dei Queensrÿche.

E, infatti, andando a spulciare la biografia del gruppo si scopre che la band romana inizia la sua avventura nel mondo musicale proprio come cover band del gruppo di Seattle, portando la loro musica in giro per i locali della capitale.
Una band che coverizza brani di un gruppo di tale portata non può che essere tecnicamente inattaccabile, ma fortunatamente è anche molto ambiziosa, così cominciare a scrivere pezzi propri è un attimo e, con l’aiuto della Red Cat, ecco che arriva la realizzazione del primo full-length alla fine dell’estate 2014.
Logicamente, visto il passato, l’album è di chiara ispirazione alla band di De Garmo e Tate, ma tra i solchi di Checkmate The King c’è molto di più, ed il suono dei gruppi americani di fine anni ottanta esplode in tutta la sua eleganza, pregno com’è di raffinato heavy metal dalle digressioni prog, suonato alla perfezione e gioia per i fan di queste sonorità.
I musicisti sono ovviamente molto bravi e, aiutati dall’esperienza accumulata nel portare live brani dall’elevato spessore artistico, convincono in toto con prestazioni tutte sopra la media, dai due axeman Maurizio Taccioli e Michele Serra, molto eleganti nel riffing e dai solos classici fantasiosi e mai banali, ad una sezione ritmica (Adriano Cilenti al basso e Dario Calì alle pelli) che, senza strafare tiene a galla la struttura dei brani con piglio e grinta da vendere.
Bruno Baudo è vocalist di personalità, che non si accontenta di somigliare a qualcuno bensì marchia a fuoco i brani dell’album con una prestazione decisa e convincente.
Con queste premesse Checkmate the King si rivela un’ottima opera prima, comprendendo in scaletta almeno quattro o cinque brani veramente belli (Betrayed Him Again, Until the Twilight Comes, Life On Run,Once Upon a Day) che, con l’altra metà comunque di buon livello, compongono quasi un’ora di musica, piacevolmente metallica.
La parte più nobile del metal è tutta racchiusa in questi undici brani i quali, come nel bellissimo lavoro dei compagni di etichetta Crazy Rain, raccolgono l’eredità delle band storiche degli anni d’oro e la portano con freschezza e rinnovata verve nel nuovo millennio; consigliato a tutti gli amanti dell’heavy metal tradizionale di scuola statunitense, l’esordio dei Mindcrime è un prodotto senza dubbio all’altezza della situazione.

Track list:
01. Stormchild
02. Betrayed Him Again
03. Flying In The Wind
04. Until The Twilight Comes
05. Once Upon A Day
06. Life On The Run
07. Spell You’re Under
08. War In The Name Of Peace
09. Paths Paved With Gold
10. We Were Dreaming
11. You Always Believed In Me

Line-up:
Bruno Baudo – Voce
Maurizio Taccioli – chitarra
Michele Serra – chitarra
Adriano “Renegadrian” Cilenti – basso
Dario Cali’ – batteria

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